Franco Costa è il pittore della vela. Le sue opere dedicate all’Admiral’s o all’America’s Cup sono celebri in tutto il mondo. Con l’organizzazione della Coppa America ha anche alle spalle una lunga collaborazione: è stato più volte l’artista ufficiale della manifestazione. Logico che Malcesine, notissima nel mondo velico, dovesse prima o poi dedicargli una personale. O meglio, addirittura due. Oggi, alle 11, si apre infatti una mostra delle opere più recenti del pittore romano nella prestigiosa sede del castello scaligero malcesinese, e contemporaneamente, se ne inaugura una specie di sezione staccata presso l’enoteca Vidoc, in pieno centro storico. Nato a Roma nel 1934, Costa è un artista giramondo. A Londra ha lavorato con Cecil Beaton, in Sud America ha incontrato Che Guevara e Gabriel Garcia Marquez. Ha trascorso vari anni in Scandinavia, Olanda e Germania, ha girato l’Africa, si è fermato a lungo a New York. In Cina, India, Nepal è stato a contatto con le arti orientali, ha dipinto vetrate in piccole chiese della Scozia. Nel ’56 è stato uno dei progettisti impegnati nella costruzione di Brasilia. Dal ’65 ha collaborato con maison di alta moda come Dior, Lancetti e Valentino. Nel ’68 è stato costumista per il film “Giulietta degli Spiriti” di Federico Fellini. Da ciascuna di queste esperienze ha preso qualcosa che riaffiora nei suoi quadri. E non è solo vela quella che Costa dipinge, ma è anche paesaggio, flora, figurazione giocosa. E pensare che quella di pittore non è stata la prima vocazione di Franco Costa. Doveva essere musicista: nel ’50 si è diplomato in armonia e violino all’accademia di Santa Cecilia a Roma. Poi ha cambiato indirizzo: laurea in lingue e letteratura francese a Ginevra. Ma il percorso interiore non era ancora concluso, e allora eccolo laurearsi in architettura a Zurigo e frequentare l’Ecole des Arts et Metiers a Parigi. In Francia gli si pone l’assillo: pittore o architetto? Incontra Picasso e ne è folgorato: sarà pittore. Ora eccolo dunque approdare con le sue ultime opere a Malcesine: al castello e in enoteca. E se la prima sede espositiva è quasi scontata per gli artisti di prestigio di passaggio sulla riviera, la sosta al wine bar è quanto meno originale. A spiegare il perché di questa curiosa collocazione è il titolare del Vidoc, Andrea Piccinato: «Abbiamo saputo che in castello», dice «alcune opere non potevano essere ospitate. Così abbiamo offerto una saletta che in enoteca abbiamo riservato per occasioni culturali: è la maniera migliore di inaugurarla». «Del resto l’abbinamento arte-vino» gli fa eco Eleonora Costa, figlia del pittore «per mio padre non è nuovo. In passato ha creato opere che avevano come tema la Toscana e i suoi vini, collaborando con una cantina produttrice di Brunello di Montalcino». Le mostre malcesinesi di Franco Costa saranno aperte sino al 7 settembre. Quella ospitata nel castello, organizzata dall’assessorato alla cultura del comune e dall’istituzione Malcesine più, è visitabile dalle 9.30 alle 19.30, mentre la sezione al wine bar ha apertura dalle 10 alle 14 e dalle 18 alle 23.
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Enoteca e Castello per le vele di Costa
Inaugurazione alle 11 a Malcesine
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