mercoledì, Luglio 2, 2025
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Una inedita rassegna al via oggi nella sala civica di piazza Flaminia

Sirmione, in mostra i computer di ieri

Il personal computer dalle origini ad oggi. In un’inedita mostra che apre i battenti oggi 4 maggio nella Sala Civica di piazza Flaminia, a Sirmione, sarà possibile ripercorrere quella che è stata la meccanica applicata su macchine da calcolo e, in un secondo tempo, l’elettronica, con un occhio alla produzione italiana del settore, spesso bistrattata o, meglio, giudicata erroneamente come una cenerentola. Gli autori della mostra, intitolata «Dalla meccanica all’elettronica», sono due esperti e appassionati collezionisti: Antonio Busi e Michele Perini. Molti pezzi delle loro collezioni private, raccolte in anni di faticose ricerche in Italia ed all’estero, potranno essere ammirate nella galleria sirmionese fino al 16 maggio. Sono raccolte che spaziano dalle anacronistiche (oggi) – ma autentiche opere d’arte – macchine per scrivere Olivetti degli anni ’40, passando per le prime calcolatrici manuali per approdare ai primi personal computer. Ci sono perfino i primi videogiochi per uso casalingo, come le consolle Atari, Commodore e Sinclair. L’idea davvero singolare dei due tecnici informatici è così piaciuta al Comune di Sirmione che ha deciso di concretizzarla in una mostra. Antonio Busi, ex tecnico Olivetti, è un vero appassionato delle macchine su cui ha lavorato per tanto tempo, fino a diventarne un collezionista dei pezzi più famosi della casa d’Ivrea. La sua collezione abbraccia mezzo secolo di trasformazioni tecnologiche: dalla macchina per scrivere meccanica ed elettrica fino al pc più sofisticato. Michele Perini, esperto tecnico di video conferenze, invece coltiva i suoi interessi in tutto quello che poteva offrire il mercato dell’elettronica fino agli anni Novanta. Della sua collezione, infatti, fanno parte strumenti di vero interesse storico per il vasto gruppo di collezionisti che ruota generalmemte intorno a quella che si può definire la «archeologia dell’elettronica». I due operatori continuano, quindi, a raccogliere pezzi da ogni parte con l’obiettivo di non far perdere un patrimonio di conoscenza. Spesso i due amici se ne vanno nei mercatini dell’usato o presso aziende che alienano i loro pc ormai vecchi. E anche fra amici e conoscenti.

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