La pennellata di Carlo Pellegrini, pittore di origini milanesi ma da anni residente a Verona, è forte e decisa. Un segno marcato, sia nella realizzazione delle sue tele che nei forti colori. I suoi soggetti sono principalmente alberi. A foglia larga, per non dire larghissima, che riempiono tutta la tela. Molti i personaggi, diversi gli artisti ed i musicanti. Scorci di paesaggio: da piazza Erbe, a Lazise, a luoghi della collina veronese. A Lazise, nell’ex-biblioteca, sul porto, espone le sue tele più grandi e più significative. E’ stato allievo di Moreno Zoppi ma del suo maestro non rievoca minimanente il tratto leggero del colore. Tutt’altro. Ogni quadro ha un grande impianto strutturale, ha una sua originalità, ha delle forme che lo caratterizzano marcatamente e singolarmente. Espessione di un carattere forte ed intenso, di forme che non lasciano spazio alla leggerezza. La mostra di Pellegrini sarà aperta fino a lunedì. L’artista è sempre presente e cerca di accompagnare il visitatore con lo sguardo e con la voglia di comunare il perchè di ogni sua opera.
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Al porto paesaggi veronesi
In mostra i quadri di Carlo Pellegrini
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