L’addio del vescovo

Un lungo applauso ha salutato il vescovo di Verona, padre Flavio Roberto Carraro, all’ingresso al Santuario della Madonna per la solenne celebrazione in occasione dell’anniversario dell’apparizione. Padre Carraro è arrivato sul piazzale della chiesa pochi minuti prima della messa. Lo ha accolto padre Pio Prandina, guardiano del Santuario, che ha accompagnato il vescovo per la vestizione nella cappella delle confessioni, dove erano già pronti i sacerdoti della vicaria del lago della Diocesi. Questione di qualche attimo, giusto il tempo comunque di salutare alcuni fedeli e scambiare qualche parola sulla sua esperienza a Verona: «Una città e un diocesi storica, alla quale mi sono sempre sentito molto vicino». C’è chi gli esprime rammarico per la partenza. «Vado a Thiene, al santuario dell’Olmo, se vorrete mi troverete lì. Io vado ma la Madonna c’è sempre», risponde quasi a sottolineare la festa che si celebra incamminandosi verso l’altare.Prima della messa il padre guardiano gli ha rivolto un primo saluto. «La sua presenza è sempre motivo di gioia, la sua paterna cordialità trasmette pace. Nella solenne celebrazione dell’anniversario dell’apparizione della Madonna del Frassino è presente nella nostra preghiera il vescovo monsignor Giuseppe Zenti. Padre Flavio, grazie di cuore. La Madonna del Frassino la benedica e la ricompensi».Alla figura di Maria si è ispirato il richiamo del vescovo che nell’omelia ha invitato i fedeli «a pensare a lei come ad un mamma, alla mamma terrena. Dobbiamo riflettere sul suo abbandono totale a Dio aiutata dalla lucida intelligenza e dal grande cuore. La sua scelta sempre di umiltà, di vicinanza ai più deboli dovrebbe far pensare noi che siamo sempre così conniventi con libertà che sono solo una scatenamento di passioni. È triste lo spettacolo offerto oggi dai mezzi di comunicazione: non c’è trasmissione televisiva senza qualcosa di immorale o senza accuse alla Chiesa. Si vuole mettere sempre a tacere la voce dei cattolici», ha aggiunto padre Carraro, «spesso rimproverati perchè esprimono il loro pensiero. Ma noi siamo dalla parte di chi accetta il rimprovero e preghiamo perché la fede illumini le menti e i cuori degli uomini. Non vogliamo fare la guerra a nessuno, ma vogliamo rivendicare con umiltà le scelte che facciamo».Il vescovo ha poi ricordato il significato del Santuario del Frassino, «dove non ci sono code di fedeli ma si trovano sempre persoe come fossero figli di una lunga famiglia che vengono ogni tanto a salutare la mamma. Fra tante terre benedette Maria ha scelto anche Peschiera per dimostrare che è vicina all’uomo».E se nella preghiera dei fedeli padre Carraro ha ricordato il viaggio di Papa Benedetto XVI in Brasile, il suo pensiero è andato anche a monsignor Zenti e alla diocesi scaligera. «Preghiamo in special modo per il nuovo vescovo che sarà accolto dalla fede che caratterizza questa diocesi, così piena di persone sante e di volontà di redenzione».Prima di concludere la celebrazione, il vescovo ha lasciato l’altare maggiore per un’ultima preghiera dall’altare della Madonna. Qui lo ha nuovamente ringraziato padre Prandina, le cui parole sono state interrotte da un secondo applauso dei fedeli.«Siamo veramente grati a padre Flavio, che in questi nove anni è sempre stato con noi in questa giornata», ha detto il padre guardiano del Frassino, che sulle rinnovate preoccupazioni degli ambientalisti circa la salvaguardia del laghetto del Frassino, separato dal santuario dall’autostrada Milano – Venezia, ha aggiunto: «Non conosco nel dettaglio il piano di recupero predisposto dal Comune e ci risulta che, al momento, il tracciato della Tav in questa parte di territorio sia stato sospeso. Ciò non di meno condividiamo le preoccupazioni sulla tutela dell’ambiente: un dono che l’uomo non può permettersi di distruggere».