Il Consiglio comunale di Salò ha approvato una serie di interventi edilizi. Della lottizzazione di Villa-Burago (27.500 metri cubi, equivalenti a un centinaio di appartamenti, di cui 25 del municipio) abbiamo già parlato. Stavolta vediamo i piani di recupero dell’ex supermercato Soliani e dell’ex cinema Fiamma. Quest’ultimo è chiuso da parecchi anni. I proprietari avrebbero dovuto adeguarlo in base alle nuove normative (impianti elettrici e antincendio, servizi igienici), spendendo molti quattrini. Così ha prevalso l’idea di cederlo a Giancarlo Biondo, uno degli imprenditori più importanti della zona (ha costruito a Sirmione, Padenghe, Manerba, Brescia-città, Salò, ecc.). Biondo e il figlio Mauro hanno presentato svariati progetti. L’ultimo, del desenzanese Giuliano Visconti, ha incontrato l’assenso della maggioranza. Le minoranze si sono astenute. Verrà realizzata una palazzina di tre piani, col portico. La volumetria, di 5424 metri cubi, sarà inferiore all’attuale. Buona parte residenziale (una ventina di alloggi), il resto commerciale. In superficie e nei due piani interrati, un parcheggio pubblico (22 posti auto) e uno privato (una ventina). Non avendo a disposizione aree standard da cedere, i Biondo hanno chiesto di monetizzare 1154 metri quadri. L’ufficio tecnico ha stabilito di far loro pagare 220 mila lire al mq., leggermente inferiore ai 250 mila stabiliti a suo tempo per l’ampliamento dell’hotel Vigna, sul lungolago. Cifra da corrispondere: 250 milioni. Il Fiamma non ha dato vita a grossi dissensi. Gianluigi Pezzali, della Fiamma tricolore, ha chiesto ad esempio di porre attenzione alla situazione geologica (esiste una perizia?) e al discorso della viabilità (via Marconi, assai ripida, è a doppio senso di marcia). Vincenzo Zambelli (Ds) ha suggerito di cogliere l’occasione per risolvere la questione della vicina Scala Santa, che collega il centro storico con la soprastante 45 bis, costruendo delle scale mobili. L’assessore Bernardo Berardinelli ha risposto che se ne riparlerà. L’intenzione sarebbe di collocare un ascensore e un montacarichi per il tratto meno agevole, utilizzando poi una stradina al momento chiusa, che sbuca sotto la casa cantoniera dell’Anas. L’ex supermercato Soliani sarà invece raso al suolo. Nell’area spunteranno 27 appartamenti, con una volumetria complessiva di ottomila metri cubi, più dell’attuale edificio, chiuso ormai da diversi anni. Il progetto, presentato dalla srl Tecnoservizi di Livio Palatini, ha ottenuto il sì della maggioranza di centrodestra e il no delle minoranze. La superficie del lotto è di 5222 mq.. Duemila verranno ceduti al comune, per la realizzazione di un parcheggio pubblico (una quarantina di posti auto), che collegherà via Nazario Sauro con via Odorici. Sarà creata anche una piccola isola ecologica, opportunamente mascherata con arbusti. I privati hanno ottenuto la monetizzazione di 434 mq. (gli standard mancanti), a 180 mila lire il mq. Per questo intervento non sono mancate le critiche. Renato Cobelli, area Ppi, ha affermato che si tratta di una palazzina da tre piani, «una roba compatta rispetto agli altri fabbricati. Sarebbe opportuno ridurre la volumetria, non concedendo la monetizzazione». Sulla stessa linea Mauro Ventura. Pezzali ha sollevato dubbi sulla viabilità e sull’utilizzo delle legge 23 per introdurre una variante. Zambelli si è soffermato sulla legittimità dell’operazione, la pericolosità dell’uscita delle auto e la perizia geologica. Barbara Botti, assessore all’Urbanistica, ha spiegato che è il Prg a prevedere un intervento con volumetria definita (8000 metri cubi). Come dire: «Noi ci troviamo a gestire vicende già decise dai precedenti amministratori. Non addossateci responsabilità che non ci competono».
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Via libera a due importanti interventi, il primo riguarda il «Fiamma». Alloggi anche sulle ceneri del supermarket Soliani
L’ex cinema diverrà casa
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