La soddisfazione per l’esito della ottava rassegna della editoria gardesana si leggeva a chiare lettere sul viso di Giulio Rama, presidente dell’associazione Francesco Fontana, nello scenario del porto vecchio, della chiesetta di San Nicolò, della dogana Veneta, del cuore più vivo e pulsante di Lazise. In mezzo a tanta bellezza di paesaggio ben si è introdotta la «bellezza» della rassegna editoriale che da tempo è un vero e proprio punto di riferimento per i molti appassionati di cultura e storia locale. «I tantissimi visitatori della rassegna», spiega Giulio Rama «erano tutti molto interessati alla visione dei molti libri posti in rassegna. Ci sono stati scambi, acquisti, vendite, disquisizioni, apprezzamenti, interesse per la consistente dose di tomi a disposizione». Interesse vivissimo per la presenza di testi rari e per le edizioni popolari di riviste e manuali ormai introvabili. Tra gli introvabili una guida turistica dei primi del ’900 a cui hanno lavorato molto i fratelli Cavazzocca Mazzanti; in modo particolarmente puntiglioso il lacisiense Vittorio Cavazzocca Mazzanti, uomo di eccelse doti umane e di grande cultura ed amore per la sua Lazise. «A mio parere», spiega Giorgio Penazzi dell’associazione Francesco Fontana che ha organizzato la rassegna «il libro più importante, subito venduto, era quello di Ciro Pollini, che fu maestro di Francesco Fontana, intitolato «Viaggio al Lago di Garda», messo a disposizione da un noto collezionista gardesano. È andato subito a ruba perché è rarissimo e unico. E si sono subito volatilizzati anche alcuni numeri della rivista «Il Garda», editata nel periodo del ventennio fascista dall’Associazione scaligera di Verona. Un mensile su carta patinata, ricco di foto in bianco e nero, i cui contenuti sono di grande interesse storico». Nemmeno alla Capitolare c’è una collezione completa di questa importante rivista. Solo alcuni privati ne sono in possesso, in maniera gelosa e rara. Ecco il perché di questa immediata vendita dei pochi tomi spaiati ancora disponibili. Un’altra chicca della mostra sono i due tomi del Cimelio tipografico e pittorico di Giambattista Bodoni. È una ristampa del 1990, ma puntigliosamente emessa dalla tipografia Valdonega con pressa a mano. Un vero cimelio di arte tipografica per pochissimi estimatori. Un altro pezzo raro presente a Lazise era il Catalogo dei manoscritti della Biblioteca Comunale di Verona, stampato nel 1892, intonso, dalla tipografia G. Civelli di Verona, redatto da Giuseppe Biadego, uno dei più grandi direttori della biblioteca civica. Ma non è finita qui. «Scoperta una vera rarità», spiega Penazzi «sia dal punto di vista grafico che editoriale, su carta ritagliata a mano, una relazione del Podestà di Verona, nobile Edoardo Cav. De Betta, con gli atti del Consiglio comunale di Verona ed una ampia relazione programmatica per la gestione del territorio nel lontano 1867. È stata stampata dalla importante tipografia Vicentini & Franchini di Verona». Suggestiva, infine, a conclusione della ricca settimana culturale lacisiense, la presentazione, a casa Rossetti, ex palazzo medievale Balladoro, del libro storico, intessuto anche di poesia, in un linguaggio aderente al medio evo, scritto da Italo Bosetto, dal titolo «Lucia della Scala». Lo ha presentato l’editore Pierluigi Perosini di Zevio, il quale ha esaltato l’intreccio felice di storia e narrazione del libro, che seppur minuscolo, è fedele agli avvenimenti storici, per una «storia-vicenda» tutta femminile in una civiltà del tempo, tutta maschilista e legata alle vicende del potere per la sopravvivenza delle signorie. Lucia è una componente della potente famiglia Della Scala, la cui storia è passata sotto silenzio e che Bosetto ha voluto riscoprire e rappresentare con un linguaggio che ti consente di identificare un personaggio e la sua epoca. Emerge quindi Lucia e la sua vicenda umana, legata anche essa a Lazise ed al suo castello scaligero.
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Moltissimi appassionati di storia locale hanno affollato la rassegna dell’editoria gardesana
Libri rari e riviste incantano non solo gli esperti e i collezionisti
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