martedì, Giugno 17, 2025
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Mercato nero e tessera annonaria: l’ombra sul Lago di Garda

Recenti ricerche storiche hanno messo in luce la drammatica realtà del mercato nero durante il periodo della Repubblica Sociale Italiana, evidenziando come molte famiglie sul Lago di Garda fossero costrette a fare i conti con la scarsità di cibo. Durante gli anni di guerra, le famiglie ricevevano una tessera annonaria, che consentiva loro di acquistare generi alimentari limitati. Tuttavia, molti si trovavano a dover ricorrere a canali illeciti per ottenere beni essenziali come pane e carne, pagando prezzi esorbitanti ai negozianti che approfittavano della situazione.

In particolare, l’analisi ha rivelato che i militari e i funzionari pubblici ricevevano razioni significativamente superiori rispetto alla popolazione civile. Questo squilibrio alimentare portava spesso all'illecito traffico di surplus alimentare, venduto nel mercato nero. I dati storici indicano che mentre un civile poteva avere diritto a 150 grammi di pane al giorno, un funzionario ne riceveva mezzo chilo. La situazione era aggravata da irregolarità sistematiche nella richiesta delle razioni, dove le convivenze civili e militari dichiaravano numeri superiori per ottenere cibo extra da rivendere. Tali pratiche mettevano in luce non solo le difficoltà quotidiane dei cittadini ma anche le disuguaglianze sociali amplificate dalla guerra.

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