Il 2001 sarà un anno di grandi eventi per Sirmione. Il primo era già noto, e ci riferiamo alla tappa a cronometro Sirmione-Salò di 55 chilometri dell’84ª edizione del Giro d’Italia in programma il 3 giugno. Il secondo, invece, è stato annunciato l’altra sera in aula consiliare dall’assessore Giordano Signori. Si tratta dell’accordo raggiunto con la Rai, in particolare con Bruno Vespa, per la trasmissione in diretta della cerimonia conclusiva del premio giornalistico «Sirmione Catullo» che, lo ricordiamo, da quest’anno ha cambiato veste, essendo passato da quella letteraria a giornalistica. Non si tratta di un servizio inserito in un programma, ma di una vera e propria trasmissione dedicata interamente al concorso sirmionese. Un po’ come accade per gli altri premi letterari di prestigio. Per Sirmione si tratta dunque di un duplice impegno di notevole spessore. Prima il giro ciclistico, con una cronotappa che partirà dalle mura del Castello, uno spot pubblicitario di straordinario impatto che andrà in onda in diretta in centinaia di Paesi collegati via satellite. Poi, il Premio Catullo che dovrebbe essere condotto appunto da Bruno Vespa, come già avvenuto nell’edizione di quest’anno, la prima della nuova gestione. Alla richiesta fatta in aula consiliare da Mario Arduino, uno dei patron del concorso letterario ormai defunto, Giordano Signori ha comunicato che l’edizione 2000 è costata 148 milioni, dei quali 72 a carico dello sponsor. Inoltre, Signori ha chiarito che «Bruno Vespa non ha percepito alcun compenso». E quanto costerà, invece, la prossima edizione con la diretta sulla Rai? «Non meno di 400 milioni di lire – ha detto ancora l’assessore – ma prevediamo di introitarne almeno la metà, cioè 200 milioni, grazie agli sponsor». Indubbiamente, se dovesse andare in porto tutta l’operazione (c’è già l’accordo, mancano solo i dettagli), per Sirmione si tratterebbe della definitiva consacrazione a località mondana. Che era poi quello che le mancava un po’ da tempo, da quando cioè si era lasciata alle spalle l’epoca d’oro degli anni Sessanta e Settanta, dalla Callas a Marina Doria, dal conte Nuvoletti ad Agusta. Lo stesso Mario Arduino si è detto «soddisfatto del programma futuro del premio»; tuttavia ha pregato l’amministrazione «di non dimenticare del tutto la cultura, e quindi di tenere viva l’idea di mantenere almeno un avvenimento culturale di rilievo». E su questo crediamo che l’ex sindaco e raffinato latinista abbia ragione. Infine, un’ultima annotazione. Stavolta riguarda il caro-tariffe. Giordano Signori, che è anche assessore al Bilancio, ha anticipato in Consiglio comunale un rincaro della bolletta dell’acqua – «non meno del 10 pe cento» – a causa delle disposizioni governative «che impongono la copertura finanziaria del costo del servizio tra l’80 ed il 100%». Insomma, una mazzata per le tasche dei sirmionesi che, comunque, non si trovano né meglio né peggio rispetto ai loro vicini. L’opposizione, l’ha già fatto sapere, darà battaglia.
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Una diretta televisiva per il premio «Catullo» Costerà 400 milioni
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