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Opere d’artelungo il cantiere

Dodici pannelli colorati raccontano Lazise. Sono delle vere opere d’arte realizzate dai ragazzi della scuola media, classi seconda A, B ed F dell’Istituto comprensivo Falcone- Borsellino. Sono stati collocati in fondo alla passeggiata Cavazzocca-Mazzanti, sulla recinzione che delimita il cantiere dove si sta costruendo l’albergo Corte Valier.«Dato che il cantiere è in posizione privilegiata», spiega il coordinatore dei lavori Enrico Lorenzini, «a confine con il lungolago, abbiamo pensato di abbellirlo con dei disegni coinvolgendo i ragazzi. La dirigente scolastica Emanuela Antolini ne è stata entusiasta».Il tema su cui hanno lavorato per un anno i ragazzi della seconda media, guidati dalla professoressa Elisabetta Guzzon, è stato: «turismo & territorio: risorse, sinergie e sostenibilità».I soggetti scelti, proposti con colori vivaci, tratti nitidi e composizioni suggestive, rappresentano le perle del territorio. «I ragazzi hanno lavorato con entusiasmo sorprendente», dice la professoressa Guzzon, «dimostrando interessi e capacità prima sconosciuti».Le opere di sera sono illuminate e rimarranno esposte per tutta l’estate. Gli autori saranno premiati sabato 16 agosto nel corso della festa dell’ospite con la consegna di una targa del comune.L’area alberghiera in località Pergolana è nata in seguito ad una variante al piano regolatore di Lazise del 2000 a chiusura di una lunga questione fra privati e comune. La composizione dell’edificio è frutto della concertazione fra la proprietà, la pubblica amministrazione e la Soprintendenza ai beni architettonici ed ai monumenti. La struttura alberghiera, la cui apertura è prevista per la stagione 2009, avrà caratteristiche di qualità superiori, ampio giardino sul lago, ristorante, fitness e piscina coperta.Il nome scelto, Corte Valier, richiama un evento storico narrato nel libro «Vittorio Cavazzocca Mazzanti : un erudito veronese tra Otto e Novecento» dato alle stampe dall’associazione culturale Francesco Fontana.Qui si racconta che il 12 maggio 1595 il vescovo di Verona, Agostino Valier, assieme alla sua corte, fece visita a villa Pergolana, dove risiedeva il padre carmelitano Giovanni Anselmo da Vicenza, il quale aveva dedicato alla madonna di Monte Carmelo la chiesetta esistente.Un piccolo luogo sacro doveva esistere già dal 1463 come ricorda una stele funeraria infissa nel muro della chiesa con lo stemma della famiglia Civran.Si può credere che la vecchia cappella fosse caduta e ne venisse costruita una più ampia dai monaci francescani e benedetta nel 1504, si dice, dal vescovo Mario Cornelio.All’interno della cappella, ancora esistente e attigua al complesso alberghiero in costruzione, si possono ammirare i quadri di Sante Prunati e l’annunciazione di Felice Brusasorzi.

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