RIVA. Sfrecciano pestando come dannati sui pedali, beccano con millimetrica precisione il corridoio fra l’ignaro pedone ed il bordo della passeggiata lungolago e svaniscono inseguendo mete lontane, strappano imprecazioni maledizioni ed esortazioni alla prudenza a genitrici preoccupate che la svagata e legittima noncuranza dei rispettivi pargoli possa tradursi in investimenti catastrofici, generalmente evitati per il classico capello. I bikers sulla passeggiata fra punta Lido e porto san Nicolò rappresentano un pericolo pubblico. Consistenti rappresentanze di stanziali aboliscono i quattro passi all’aria del lago fra giugno ed ottobre. L’ha segnalato in consiglio comunale Emanuela Lorenzi, chiedendo qualche tipo di provvedimento. Non sono fuorilegge, visto che non esiste divieto e nessuno pensa ad imporlo. Resta un problema di buon senso, difficile da risolvere per la funambolica abilità conquistata che stride con la pacata serenità delle famigliole in cerca di fresco
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Difficile convivenza tra famiglie a spasso e bikers sul lungolago fino a porto san Nicolò
Passeggiata, non pista per alta velocità
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