Per la biblioteca civica può bastare il solo palazzo Salvadori

Combinando un po’ di cose dette con indicazioni solo suggerite, affiora una svolta molto netta sul futuro utilizzo del complesso Lutti Salvadori: tutto lo spazio recuperabile dal restauro dei due palazzoni nobiliari che s’affacciano su via Maffei, è eccessivo per la biblioteca civica. I primi ad esserne convinti sono stati i consiglieri di Riva Domani, firmatari d’un ordine del giorno che proponeva addirittura di puntare dritto su palazzo san Francesco (ovviamente dopo un restauro) per l’istituzione culturale, per destinare gli edifici in centro ad uffici (Imposte e Registro, più qualcos’altro da precisare). L’ordine del giorno è stato respinto a larghissima maggioranza, il che non toglie che pure nella maggioranza sia ormai maturata la convinzione che è meglio ridimensionare i progetti per la biblioteca, prospettandone una concentrazione nel solo palazzo Salvadori, quello già restaurato a metà. La superficie a disposizione è leggermente superiore ai 600 metri quadri attualmente a disposizione alle Damiano Chiesa; il personale non dovrà essere incrementato; le spese di gestione non lieviteranno di molto. Il trasferimento della biblioteca potrà avvenire al massimo entro primavera 2003. Per palazzo Lutti s’apre una stagione di interrogativi: in sede di progettazione – e quindi con tutto comodo – potranno essere prospettati utilizzi consoni, oggi tutti da inventare. Su questa ipotesi s’è già marciato: l’accordo è stato raggiunto nel corso d’una riunione con la direttrice Fanizza, l’ingegnere capo Pellegrini, l’assessore Lotti, il progettista Marco Angelini ed il responsabile per le biblioteche della provincia, cui compete il finanziamento del restauro.