«Una cosa è certa: il problema della Occidentale va risolto una volta per tutte». A dirlo è Giovan Battista Martinelli, sindaco di Limone, ossia del paese che fino all’altro ieri era isolato verso sud e da ieri è isolato verso nord, sempre a causa di frane piombate sulla statale. L’interruzione verso Riva è senz’altro più grave: l’economia del centro, legata alle decine di alberghi di ogni categoria, si nutre dai contatti col nord. La frana del febbraio ’99 aveva mandato in fibrillazione operatori ed amministratori. Questa è caduta in un periodo di bassa stagione. «Per fortuna i pontili per i traghetti della Navigarda sono in funzione a Riva ed a Limone. Dalle 8 alle 21 c’è una corsa ogni mezz’ora: per adesso va bene così». E davanti alla prospettiva d’una chiusura a tempo indeterminato, lunga tutti i mesi necessari alla costruzione della galleria fino a Sperone? «Parliamone. Adesso, fino a dopo l’Epifania non c’è niente da fare. I rocciatori sono stati sottoposti nelle settimane scorse ad un autentico tour de force in tutto il Trentino. L’ingegner Bortolotti ha chiesto, a ragione, di lasciar passare questi giorni delle feste. Poi ci troveremo intorno ad un tavolo e faremo un ragionamento complessivo. Cercheremo le soluzioni. Studieremo le alternative possibili. Così non si può più continuare, ed i rapporti passati con Trento autorizzano l’ottimismo.»
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Il sindaco Martinelli: «Parliamone a gennaio, a mente fredda: bisogna uscirne»
Per l’economia di Limone ci vuole una soluzione definitiva
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