Il Garda sarà ancora una volta uno dei palcoscenici preferiti del concorso Miss Italia. La macchina organizzativa del più importante e significativo concorso di bellezza italiano, che celebra i propri fasti a settembre consacrando la nuova regina nazionale, ha avviato la ricerca delle candidate da mandare a Salsomaggiore per il gran finale. Un percorso lungo, estremamente impegnativo, fatto di selezioni spietate che terranno banco in ogni angolo d’Italia. Responsabile esclusivista per la zona di Brescia, così come per tutta la Lombardia, il Trentino Alto Adige, Verona e Vicenza è l’organizzazione Wibo, di Wilma Bombardelli De Iorio, che tra l’altro ha sede proprio a Brescia. Wibo è quindi un nome che le aspiranti miss bresciane faranno bene a segnarsi in agenda, onde evitare quegli spiacevoli malintesi sempre in agguato quando ci sono in ballo concorsi nazionali di alto profilo e prestigio: del resto, sono ormai vent’anni che l’organizzazione bresciana cura le selezioni per le zone sopracitate. Da qui, tra le tante candidate, sono partite ragazze poi divenute famose sulla scena nazionale come Annalisa Minetti, Luisa Corna, Emanuela Folliero o Morena Salvino. Chi scommette sulla propria bellezza e vuol tentare la grande avventura di Miss Italia deve tener presente alcune regole ben precise: le candidate, tanto per cominciare, dovranno avere minimo 17 anni, da compiere entro il 20 agosto 2002, e massimo 26 anni, da compiere entro il 31 dicembre 2002. Le selezioni per Brescia e la Lombardia inizieranno a metà marzo: per iscriversi è sufficiente telefonare allo 030/3770318. Iscrizione e partecipazione sono gratuite. Quale sarà il percorso successivo? In tutte le finali regionali la giuria sceglie due candidate al titolo di Miss Regione: si avranno così 44 concorrenti nominate per il titolo. Le vincitrici, una per regione, saranno ammesse direttamente alle finali di Miss Italia: le altre 22 rientreranno nel gruppo e proseguiranno nel loro tentativo di ottenere il passaporto per Salsomaggiore. Quest’anno, fa sapere l’organizzazione, è davvero massiccia la richiesta di informazioni e di iscrizioni fatta tramite Internet, al sito www.miss-italia.it: una pratica che ha concesso a un numero molto ampio di ragazze di entrare in contatto con la macchina organizzativa, al punto che in alcune regioni (e fra queste anche la Lombardia) si è deciso di anticipare le selezioni al fine di consentire la partecipazione di tutte le ragazze. Un successo che conferma il fascino eterno di un concorso che, da 63 anni, rappresenta un’occasione unica per uscire dall’anonimato e tentare l’affermazione nel mondo della moda, dello spettacolo o della tv. Perchè, come dice lo stesso patron del concorso, Enzo Mirigliani, «è un dato di fatto che molte ragazze, dopo aver partecipato al concorso, arrivano al successo. E questo nonostante io dica sempre che, conclusa la manifestazione, le ragazze devono tornare a casa e pensare allo studio, al lavoro, alla famiglia». Consiglio non sempre seguito, anche perchè in molte occasioni l’ambizione iniziale è proprio quella di sfondare in un mondo nel quale risulterebbe difficilissimo arrivare per altre vie. «Il merito di quel che succede dopo il concorso è solo delle ragazze – dice Mirigliani – e Miss Italia offre tutt’al più uno spunto e un incoraggiamento».
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Prime sfilate da metà marzo: l’età minima richiesta è 17 anni, quella massima è 26
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