Tre centri massaggi situati a Desenzano del Garda sono stati sequestrati in seguito a un'operazione congiunta della Divisione Polizia Amministrativa della Questura di Brescia e della Compagnia della Guardia di Finanza locale. Durante i controlli, sono state identificate sei donne impiegate come massaggiatrici, due delle quali lavoravano in nero e una risultava irregolare sul territorio nazionale. Le indagini hanno rivelato un'attività di sfruttamento della prostituzione, con prestazioni offerte ai clienti in cambio di denaro contante. Il titolare dei centri è emerso come percettore del reddito di cittadinanza, nonostante abbia guadagnato oltre 400mila euro in nero tra il 2020 e il 2023.
L'uomo è stato denunciato per indebita percezione del sussidio, avendo omesso di dichiarare i ricavi e la titolarità di conti correnti. Nel corso dell'operazione, le forze dell'ordine hanno sequestrato anche 11mila euro in contanti, un'autovettura e ulteriori somme in banconote. Sono state scoperte altre tre lavoratrici irregolari e condizioni igienico-sanitarie non conformi alle normative vigenti all'interno dei locali, che includevano un dormitorio e una sala ristoro. "È solo la prima fase di un'azione di controllo mirata a individuare forme occulte di prostituzione", ha affermato il Questore di Brescia Paolo Sartori, sottolineando che tali attività non saranno tollerate.