La questione era stata portata alla ribalta nei mesi scorsi, quando il nostro giornale aveva segnalato un ritardo sbalorditivo nella risposta alle richieste dei vigili di Torri di poter posizionare postazioni fisse di autovelox tra il capoluogo e Pai. La prima lettera portava la data del 23 giugno 2005 e la risposta ufficiale, in municipio, era arrivata solo tre anni e mezzo dopo. Però veniva autorizzata l’installazione di apparecchi per il controllo elettronico della velocità solo nella parte a sud del capoluogo, non in quella a nord, appunto tra Torri e Pai. Quest’ultimo tratto è stato teatro, negli ultimi anni, di oltre una decina di incidenti, alcuni dei quali gravissimi. L’ultimo, mortale, risale al settembre 2008: all’imbocco del centro abitato della frazione a nord, un pensionato romano era stato ucciso sul colpo da una motocicletta mentre attraversava sulle strisce pedonali. A più riprese i cittadini e gli albergatori di Pai avevano scritto in municipio ma, dopo un sopralluogo della polizia stradale e una istruttoria, era stata negata la possibilità di autorizzare apparecchiature di controllo in quel tratto di strada. Ora però le cose potrebbero cambiare. Subito dopo il can can mediatico sollevato dal nostro giornale, dalla Prefettura di Verona era stato suggerito al comando di polizia municipale di rinnovare la richiesta per installare gli autovelox nel tratto a nord del capoluogo. Nel dicembre 2008, il comandante di Torri aveva chiesto un supplemento di istruttoria.Dopo l’ultima esternazione pubblica dei giorni scorsi dello stesso comandante, per il mancato riscontro alla richiesta di dicembre 2008, è giunta la sorpresa. Da Verona, via fax, è arrivata l’autorizzazione con protocollo numero 9557/09 che decreta di autorizzare, «gli organi di polizia stradale previa informazione agli automobilisti ad utilizzare o installare dispositivi o mezzi tecnici di controllo del traffico, finalizzati al rilevamento a distanza delle violazioni alle norme di comportamento stradale». «Abbiamo terminato le istruttorie necessarie», ha confermato il prefetto reggente, Elio Faillaci, «e ora il comune di Torri può installare le apparecchiature per il rilevamento della velocità per le quali aveva fatto richiesta». Insomma: per la Prefettura di Verona sono venuti meno i motivi, ravvisati invece dalla polizia stradale che aveva dato parere negativo, per negare l’autorizzazione agli autovelox. Resta da vedere se l’amministrazione, che si era detta disponibile a incrementare la sicurezza e i controlli su quel tratto di strada se fossero arrivate le autorizzazioni, procederà con l’acquisto delle apparecchiature e se, una volta posizionate, il problema potrà essere risolto. Nei mesi scorsi però era arrivato dalla Prefettura un analogo consenso a installare gli autovelox fissi a sud del comune, cioè tra località Brancolino e il capoluogo, ma nulla era poi stato fatto.