Storie lonatesi

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Lona­to del Gar­da

Madon­na del­la Scop­er­ta è una frazione di Lona­to del Gar­da dis­tante dal capolu­o­go 12 chilometri, pos­ta ver­so Solferi­no e al con­fine con la provin­cia di Bres­cia e Man­to­va. È una pic­co­la altura sul­la quale si tro­va un recin­to rus­ti­co chiu­so da un can­cel­lo che com­prende una chiesa secen­tesca fiancheg­gia­ta da alcune case e dal­la canon­i­ca del cura­to.

La local­ità, apri­ca ed iso­la­ta, è sta­ta teatro il 24 giug­no 1859 di un cru­en­to com­bat­ti­men­to, che da essa prende il nome nel­la sto­ria del Risorg­i­men­to. Lo ricor­da una lapi­de sul­la fac­cia­ta del­la chiesa. L’episo­dio impor­tante fu il deci­si­vo inter­ven­to di una divi­sione e mez­za di sol­dati piemon­te­si per val­oriz­zare la vit­to­ria francese di Solferi­no.

La tradizione vuole che il ter­mine scop­er­ta sia dovu­to ad una Madon­na Scop­er­ta, per­ché quan­do fu rifab­bri­ca­ta la chiesa attuale venne ritrova­to sepolto sot­to le mac­erie del­la chiesa anti­ca un pic­co­lo quadret­to del­la­Madon­na, rimes­so in ven­er­azione nel pos­to d’onore del­l’altare. Il fat­to è attribuito alla pri­ma metà del XVIII sec­o­lo.

Ma la sto­ria è ben diver­sa e più antica.Documenti del XIII sec­o­lo pub­bli­cati dal Bian­col­i­ni nel­la mon­u­men­tale Notizie istoriche delle chiese di Verona e del suo ter­ri­to­rioattes­tanol’e­sisten­za del monas­tero di una comu­nità benedet­ti­na fem­minile det­ta eccle­sia S. Mari­ae de fontana cohop­er­ta fin dai tem­pi del vesco­vo di Verona Tebal­do II (1135–1157) che ebbe ad occu­parsene per­ché a lui sogget­ta.

Non è tut­to chiaro intorno alle orig­i­ni di questo monas­tero (che esiste­va già pri­ma del 1150 (doc­u­men­to 4 dicem­bre 1150) che accoglie­va poche monache a vita eremit­i­ca in una local­ità sper­du­ta e iso­la­ta. È cer­to però che la fon­dazione di questo monas­tero fu in rap­por­to con la canon­i­ca di S. Polo di Ven­za­go, alla quale le monache di Fontana cop­er­ta era­no soggette, per­ché ave­vano avu­to da Domeni­co prete e Dai­mon­do chieri­co di Ven­za­go i possed­i­men­ti fon­di­ari cir­costan­ti (cir­ca 70 piò) che cos­ti­tu­iv­ano la dote del monas­tero.

I doc­u­men­ti trascrit­ti dal Bian­col­i­ni sono molto inter­es­san­ti, oltre che per le vicende del monas­tero di Fontana Cop­er­ta, anche per la sto­ria di Lona­to per­ché, ad esem­pio, nel­l’at­to 30 dicem­bre 1231 si attes­ta che questo fu redat­to alla pre­sen­za del con­sole del Ven­za­go Mau­ro Corvi. La pre­sen­za di un con­sole sta ad indi­care che già allo­ra il comune di Ven­za­go ave­va una pro­pria orga­niz­zazione ammin­is­tra­ti­va. È impor­tante notare inoltre che, oltre alle pro­pri­età monas­tiche di Fontana Cop­er­ta, dei pres­biti di Ven­za­go, dei monaci di Solferi­no, del­la chiesa ad Cesenos dei Monaci di San Vig­ilio di Lugana e del­la chiesa di Cavri­ana, ven­gono citate molte pro­pri­età pri­vate. Si leg­gono più volte i nomi del Rodone o Redone, di terre Gazive, e di pro­pri­etari quali i Pay­toni, Boc­cadesi­ni, Girar­di, Roboij (i futuri Robazzi) che si ritro­ver­an­no poi iscrit­ti fra le famiglie orig­i­nar­ie di Lona­to, gli Spa­da ed i Maioli di Mon­tichiari, i Milo­di, Teyneri, Tre­fo­lio di Poz­zolen­go ed i Lechi di Ven­za­go.

Pao­lo Guer­ri­ni (Pagine sparse- Vol­ume XVI) riferisce vicende del sec­o­lo XII rel­a­tive alla fon­dazione del­la Badia Val­lom­brosana di S. Vig­ilio di Lugana, alla quale venne aggiun­ta l’u­nione del pic­co­lo monas­tero di S, Maria di Fontana cop­er­ta e del monas­tero fem­minile cis­ter­cense di S. Maria del­la Colom­ba di Maner­bio, avvenu­ta nel 1185, per inter­ven­to del­la potente famiglia feu­dale dei nobili Boc­cac­cio che ave­va fonda­to nel ter­ri­to­rio di Maner­bio un monas­tero intorno al 1135.

Il monas­tero di Maner­bio e la sua Badessa D. Cara­cosa Boc­cac­cio dei Con­falonieri diedero una nuo­va sis­temazione alla pic­co­la comu­nità di Fontana cop­er­ta, sta­bilen­do nuovi rap­por­ti col vesco­vo dei Verona Ognibene Nog­a­ro­la (1157–1188). Il vesco­vo veronese rispet­tò l’u­nione del monas­tero di sua giuris­dizione e un monas­tero di giuris­dizione bres­ciana.

La Con­fra­ter­ni­ta dei Dis­ci­pli­ni di Lona­to, come risul­ta dal Libro delle Par­ti, dal 14 agos­to 1604, cioè qualche anno dopo il mira­coloso ritrova­men­to del­l’an­ti­co quadret­to del­la Madon­na e durante tut­to il 1600, orga­niz­zò una pro­ces­sione alla Madon­na Dis­cop­er­ta. Non risul­ta che sia sta­ta effet­tua­ta anche nel sec­o­lo suc­ces­si­vo.

©GN — Lino Luc­chi­ni

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