giovedì, Maggio 1, 2025
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Sono oltre 13.000 gli esemplari di questa specie contati nel censimento degli uccelli acquatici che svernano sul Benaco. Tendenze e curiosità di una variegata popolazione pennuta che nel 2009 ha toccato quota 25.891unità

Sul lago di Garda la regina è la folaga

Folaghe, svassi, gabbiani, germani reali soprattutto. Ma anche aironi cenerini, anatre, cormorani, gavine, garzette, moriglioni, strolaghe, tuffetti, fino ad arrivare al raro fistione turco, ai quattrocchi, alla moretta tabaccata, all’orco marino ed allo svasso collorosso. Sono ventotto le specie di uccelli acquatici che svernano sul lago di Garda per un totale, considerato complessivamente stabile, di 25.891 esemplari.La conta eseguita dai volontariLi censiscono ogni anno i volontari gardesani appartenenti a diversi gruppi per il lago, in contemporanea a quello che avviene per tutte e 127 le zone umide della Lombardia. I risultati sono andati a far parte dei dati statistici che documentano spostamenti, cambi di abitudini, modifiche delle consistenze delle varie specie che vengono rilevate con regolarità dal 2002. La conta viene effettuata secondo pratiche standardizzate messe a punto dall’Istituto nazionale di fauna selvatica. L’iniziativa è partita in forma sistematica nel 2002 attraverso il dipartimento di biologia animale dell’Università di Pavia e l’Unità operativa di gestione del territorio rurale e montano della Regione Lombardia nell’ambito della pianificazione faunistica e venatoria regionale. Viene realizzata in tutto il territorio regionale. Consente di monitorare l’andamento degli uccelli acquatici che scelgono il più grande lago italiano per svernare.Il fistione turco e la «lotta» degli svassiLe sorprese, per i non addetti ai lavori, sono molteplici. Perché scorrendo gli elenchi ed osservando le cifre, emerge un Garda dalle mille sfaccettature, diventato zona di riproduzione d’importanza italiana ed europea. Chi non ha fretta e guarda oltre l’azzurro delle acque, il panorama da favola o il business stagionale, scopre un habitat di grande rilievo. In particolare questa realtà è per così dire certificata dalle rilevazioni del 2009, le ultime disponibili.Una delle rilevazioni più sorprendenti riguarda il fistione turco, un’anatra che un tempo nidificava solamente in Sardegna e che dal 1994 si è stabilita sul Garda, scegliendo una sola piccola zona del basso lago, cioè il canneto di San Francesco. Nel 2004 erano 37, salite a 64 nel 2005, poi ridotte a 25 due anni fa e ora stabilizzate a 44. Sta letteralmente scomparendo invece lo svasso piccolo. Nel 2002 furono contati 5.000 esemplari sui 5.500 dell’intera Lombardia. La concentrazione è andata però diminuendo passando a 3.693 esemplari nel 2004, a 1.857 nel 2005 a 971 nel 2007 fino a ridursi a 366 nel 2009. Si tratta di un calo molto sensibile, forse collegato al parallelo incremento dello svasso maggiore, passato da 1.600 ai 4.110 esemplari dello scorso anno.Crescono gli aironi ceneriniÈ stabile la presenza dei cormorani, in tutto 629, che hanno «dormitori» all’isola di Garda ed a Punta Grò. Riprendono quota invece i cigni reali, che sembravano aver abbandonato il Garda. Negli ultimi anni sono scesi da 208 a 82 per poi risalire a 123. È in crescita la popolazione dell’airone cenerino, con 107 presenze nel 2009 contro le 65 del 2008, mentre si è interrotto il calo delle folaghe scese in sei anni da 16.253 a 8.675 unità nel 2008 e risalite a 13.274 lo scorso anno. Calano vistosamente le presenze di strolaga mezzana, passate da 103 del 2008 a 17 del 2009, così come il tuffetto, che nello stesso periodo da 201 esemplari è passato a 125. Diminuiscono vistosamente anche le anatre germanate, mentre, al contrario, gli esemplari di moretta sono ben 338 e 36 quelli di gallinella d’acqua. Aumentano infine da 740 a 910 i gabbiani reali, mentre sono stazionari quelli comuni.I cinque «rappresentanti» dello smergoFra le specie svernanti resta numericamente prevalente in assoluto la folaga, appunto con 13.274 esemplari, seguita dallo svasso maggiore con 4.110 unità, dal gabbiano comune (2.365) e dal germano reale (1.775), che registra importanti aumenti numerici. Fra le rarità ricordiamo la presenza di 5 esemplari di porciglione, di smergo maggiore (3) e minore (2), di quattrocchi (13). Infine nel medio lago è stata fotografato da Alessandro Degrandi un raro esemplare di ibrido fistione turco e germano reale: lo si può ammirare nello scatto pubblicato qua sopra.

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