venerdì, Aprile 19, 2024
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E' stato avviato il programma naturalistico e culturale

Bosco Caproni, oasi riscoperta

Un’oasi naturalistica immersa nella vegetazione secolare. Con tanto di sentieri guidati per andare alla scoperta di flora e fauna ma anche di visite alle vecchie cave di olite per percorrere a ritroso la storia “estrattiva” della nostra zona. In più la possibilità di praticare un po’ di trekking o di fare dell’arrampicata sportiva. Tutto questo, ma anche molto altro, fa parte di quel progetto di rivalutazione del bosco Caproni che il comune di Arco, assieme alla Provincia, ha fatto partire nei giorni scorsi.Gli operai del servizio provinciale di ripristino ambientale sono al lavoro già da qualche settimana. Il loro compito è quello di dare una sistemata ai sentieri che conducono all’interno del bosco appartenuto, fino a qualche anno fa, alla famiglia Caproni ma ora di proprietà comunale. Il passo successivo sarà quello di collocare tutta una serie di cartelli illustrativi in modo da predisporre un percorso guidato alla scoperta delle richezze naturalistiche e storiche dell’oasi situata aalla base del monte Stivo e che sovrasta la piana del Sarca da Massone fino a Ceniga. Un’oasi che nasconde tantissime bellezze: l’olivaia, i prati, le cave di olite, le rupi ed i ghiaioni. Nel bosco, ad esempio, è presente uno dei lecceti situati più a nord del continente europeo. Ma interessanti sono anche le tracce della storia sia quella geologica (con segni evidenti delle glaciazioni) che antropica (con la fruizione, a scopi estrattivi, delle cave di olite da cui, a suo tempo, è stata ricavata la pietra con cui si è pavimentata la piazza di Prato della Valle a Padova). «Ma il bosco Caproni è suggestivo anche dal punto di vista faunistico – ci ha spiegato ieri mattina il dottor Fronza del servizio ripristino della Provincia – oltre che della flora presente. L’intervento degli operai della cooperativa, a cui è stato affidato il lavoro, sarà tutto sommato leggero. La nostra intenzione, così come quella del comune di Arco e nella fattispecie dell’assessore all’ambiente Fabrizio Miori, è quella di evidenziare i pregi naturalistici della zona. Ma anche di offrire l’opportunità di un percorso per certi versi di carattere storico e culturale». Nell’iniziativa, che si dovrebbe completare nel giro di un anno, sarà contemplata anche la ristrutturazione dei due casolari situati sulla terrazza che sovrasta Ceniga così da farne una sorta di museo o punto informazioni.

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