sabato, Aprile 20, 2024
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La competenza è passata dalla Regione alle amministrazioni che varano i piani di localizzazione. Ce ne sono oltre un migliaio, presto al loro posto ormeggi con tanto di etichetta

Caccia aperta alle boe abusive

Per le oltre mille boe abusive ancorate lungo la sponda veronese del Garda i giorni sono contati. Il lavoro di controllo, anche se complicato, è tra le priorità dei Comuni della Riviera degli Olivi, impegnati a regolare e gestire l’assegnazione delle boe da quando la competenza è passata dalla Regione alle realtà locali. La normativa risale al primo gennaio 2003, quando il Veneto ha trasferito agli enti locali la competenza di tutte le aree a lago: moli, spiagge passeggiate, darsene, pontili e boe, escluse quelle di porti e canali, che rimangono di competenza dell’Ispettorato di porto. L’applicazione del nuovo dispositivo, tuttavia, è cosa di questi mesi, e all’appuntamento con la stagione 2005 i vari paesi di presentano con regolamenti e piani di localizzazione nuovi, a livello più o meno avanzato di applicazione. Tra i primi problemi evidenziati c’è proprio quello dell’abusivismo: quasi tutti i Comuni hanno infatti rilevato nelle loro acque centinaia di boe di tutti i tipi e non in regola. Una complicazione burocratica, invece, risulta essere il fatto che i porti restano in mano alla Regione, dal momento che non è stata ancora adottata la legge che ne trasferirebbe la competenza e la gestione ai Comuni. Il panorama che ne consegue è molto variegato: si va dal paese che ha già ultimato la sostituzione di tutte le boe (Malcesine), a quello che le vuole ridurre (Peschiera), e ancora a quello che ha approvato il regolamento ma non ha ancora provveduto all’eliminazione di tutte le boe abusive (Lazise). Ecco quindi una sintesi della situazione. Peschiera. Secondo l’amministrazione le boe, anche tenendo conto solo di quelle regolamentari, sono troppe. L’idea è quindi quella di ridurle entro il 2006. Inoltre, sottoliena il sindaco Umberto Chincarini, «Noi amministratori del lago dovremmo sederci attorno a un tavolo ed elaborare insieme un piano boe uguale per tutti. Non ha senso che ogni Comune agisca singolarmente». Peschiera sta inoltre cercando di avere la gestione delle 150 boe che ci sono nel Mincio. Con un progetto: «Vorremmo acquistare un fabbricato della Regione che si trova lungo il Mincio, l’ex stabilimento ittiogenico abbandonato da una ventina d’anni, che daremmo in concessione alla Società Remiera. Questa avrebbe in concessione la gestione delle boe». Intanto l’amministrazione ha fissato per il 28 febbraio il termine per la presentazione delle domande per l’assegnazione dei posti barca ; 40 le boe disponibili sul litorale: 5 in località Maraschina, 2 alla spiaggia Belvedere, 16 nel tratto tra le Fornaci e i Bergamini e 17 in quello tra i Bergamini e i Cappuccini. Le domande verranno inserite in una graduatoria che sarà pubblicata all’Albo pretorio; dopo questa fase le postazioni saranno assegnate previo il versamento del deposito cauzionale e del canone annuale, che sarà stabilito dalla Regione. Gli interessati possono trovare il modulo agli uffici tecnici o sul sito www.peschieradelgarda.org; vi andrà allegata copia del versamento di 15 euro fatta alla Tesoreria comunale. La documentazione dovrà essere recapitata all’ufficio Protocollo.

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