Le perdite di sei mesi superiori alle previsioni: 4,7 milioni A fine anno passeggeri in calo rispetto al 2007: 3,4 milioni

Catullo, Bortolazzi chiede 40 milioni ai soci

19/11/2008 in Attualità
A Verona
Di Luca Delpozzo

E per questi motivi, si rende nec­es­sario raf­forzare la strut­tura pat­ri­mo­ni­ale con 40 mil­ioni di euro. Si con­clude così la let­tera che il pres­i­dente del­la soci­età che gestisce l’aeroporto Cat­ul­lo e lo sca­lo di Mon­tichiari, Fabio Bor­to­lazzi, ha invi­a­to ai soci il mese scor­so dopo l’approvazione di una semes­trale che pre­sen­ta dati neg­a­tivi, peg­giori del pre­vis­to. Già a mag­gio, in sede di approvazione del bilan­cio 2007 Bor­to­lazzi ave­va chiesto un aumen­to di cap­i­tale ma era di 35 mil­ioni, adesso la pos­ta sale. E soprat­tut­to non si fa più paro­la di quel piano di svilup­po che in 5 anni tra Verona e Bres­cia prevede­va qua­si 200 mil­ioni di euro di investimenti.Il Cat­ul­lo, anzi il sis­tema degli aero­por­ti del Gar­da, insom­ma è in dif­fi­coltà. Si prepara a chi­ud­ere l’anno con una perdi­ta attorno ai 5 mil­ioni di euro; per la pri­ma vol­ta dopo anni di con­tin­ua e tumul­tu­osa cresci­ta, i passeg­geri a fine anno saran­no in fles­sione: 3,4 mil­ioni con­tro i i 3,65 pre­visti e i 3,5 del­lo scor­so anno. Col­pa, cer­to, di una crisi finanziaria mon­di­ale, ma anche di debolezze strut­turali, di polemiche interne, di con­trasti con i soci bres­ciani sul­lo svilup­po di Mon­tichiari che sec­on­do le inten­zioni di mag­gio dove­va diventare il sec­on­do sca­lo mer­ci ital­iano e invece adesso fa i con­ti con una forte riduzione dei voli car­go pro­prio sul­lo sca­lo di Brescia.Infatti, scrive Bor­to­lazzi nel­la relazione ai soci data­ta 28 otto­bre, il risul­ta­to eco­nom­i­co del Cat­ul­lo sarà in sof­feren­za anche per la riduzione dei volu­mi car­go su Bres­cia, vis­to che la Ocean Air­lines non è sta­ta sos­ti­tui­ta, ed è a ris­chio l’operatività di Ali­talia e Air One sia sul Cat­ul­lo che su Mon­tichiari. Prob­le­mi interni che sono accom­pa­g­nati da dif­fi­coltà tec­niche che van­no dal man­ca­to adegua­men­to delle tar­iffe dal min­is­tero, alla secu­ri­ty, alle tar­iffe Enac. Sof­feren­ze legate alla rou­tine di tut­ti i giorni, ma che in questo quadro inter­nazionale ven­gono aggra­vate dal­la situ­azione eco­nom­i­ca e con­giun­tu­rale che ha accel­er­a­to, dice Bor­to­lazzi, la neces­sità di agire. E infat­ti, se il 2007 ha chiu­so con una perdi­ta di 1,7 mil­ioni di euro, il bilan­cio del pri­mo semes­tre prevede perdite per 4,7 mil­ioni di euro rispet­to ai 4,1 pre­visti a inizio anno; i minori ricavi sono gius­ti­fi­cati con la forte riduzione dei char­ter e l’aumento dei low cost. Ma ques­ta è solo la pri­ma parte dell’anno: lo scosta­men­to tra pre­vi­sioni e dati reali, dice Bor­to­lazzi ai soci, è des­ti­na­to a incre­men­tar­si ulte­ri­or­mente nei prossi­mi mesi per i noti fat­tori di mer­ca­to (da inizio anno sono fal­lite nel mon­do oltre 50 com­pag­nie aeree), per la con­giun­tu­ra neg­a­ti­va e la con­seguente stag­nazione del­la doman­da. Del resto, come sta calan­do, per la pri­ma vol­ta, il traf­fi­co lun­go le autostrade (nei pri­mi dieci mesi, l’A22 reg­is­tra ‑1,3% di auto) così le famiglie tagliano anche i viag­gi in aereo. Se il pri­mo semes­tre 2008 seg­na per i passeg­geri +6,3% la sti­ma a fine 2008 è neg­a­ti­va con un totale di 3,4 mil­ioni in calo sul 2007 (3,5) e sulle pre­vi­sioni (3,65).A fronte di tut­to questo, l’impegno per la rior­ga­niz­zazione azien­dale (con la creazione di due unit, una per sca­lo) e l’adeguamento del­lo staff orga­niz­za­ti­vo è appe­na all’inizio.

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