Sono stati presentati ieri mattina i lavori di restauro degli importanti affreschi rinvenuti nei mesi scorsi nell’antichissima e storica pieve di Sant’Emiliano a Padenghe. Alla presenza del professor Gian Carlo Quaglia, del Centro Studi e Ricerche sul Restauro, di Walter Romagnoli, delegato Fai, di autorità civili e religiose e del sindaco, la cerimonia è stata un po’ la sintesi dei lavori che hanno impegnato i tecnici a riportare alla luce importanti testimonianze. Si tratta dei volti del Cristo e della Maria Vergine, ricoperti interamente da malta cemetnizia di quasi 3 centimetri di spessore: un miracolo della perizia e della professionalità dei restauratori. Infine, altri affreschi, tutti datati 1300 che occupano una superficie di almeno 20 mq. I temi del restauro e della metodologia di conservazione applicata nel recupero della Pieve di Sant’Emiliano saranno oggetto di un interessante convegno in programma nel febbraio del prossimo anno e che vedrà a confronto i più grandi esperti nazionali sul restauro di opere murali. La chiesetta pare sia stata costruita intorno all’anno 1000, insieme al Castello. La sua esistenza è confermata da una bolla pontificia del 1145. Dopo un lungo periodo di abbandono, la pieve è stata riportata al suo antico splendore grazie alla tenacia del Fai del Garda ed alla collaborazione della parrocchia.
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Presentati i restauri di Sant’Emiliano
Cerimonia per gli affreschi
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