giovedì, Aprile 25, 2024
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E' stata una giovane promessa del canto. Ora insegna storia dell'arte al Depero di Rovereto

Dal palco di Sanremo all’altare di Gaudì

Non è la prima volta che Barbara Tamburini assapora il gusto del successo. Gli applausi della gente li raccoglie da diversi anni, fin da quando, giovanissima, si esibiva al piano bar di molti locali della zona. Poi c’è stata, a metà degli anni Novanta, l’esperienza sanremese con la partecipazione dapprima, quasi per caso, ad «Una voce per Sanremo» e quindi al vero e proprio concorso per debuttanti nella città dei fiori. «Ho spedito il mio nastro quasi per scherzo – racconta Barbara – ma senza alcuna pretesa. Di volta in volta mi comunicavano che avevo superato la fase successiva delle selezioni, da regionale a triveneto e via dicendo, e io ci sorridevo su. Al termine delle selezioni stata chiamata a Roma per la finale di “Una voce per Sanremo” che ho vinto guadagnandomi l’accesso gratuito alle finali di Sanremo Giovani dove mi sono piazzata 19ª mentre alla finalissima passavano i primi 17. Ma non me la sono presa, è stata una bella esperienza. Per sfondare in questo campo bisogna scendere a certi compromessi… Sono contenta di quello che faccio, canto per passione». Già voce dei Misantropi ora si esibisce con la sua Chat Noir Orchestra. L’anno scorso, sotto le spoglie di “Elba”, ha inciso il brano dance “Amore” che ha spopolato nelle discoteche della Riviera e in mezzo mondo alla pari dei vari D’Agostino ed Eiffel 65.

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