Un progetto durato tutto l’anno e che ieri ha vissuto un momento importante
Dalla scuola elementareun sorriso per l’Ucraina
Padenghe abbraccia l’Ucraina: lo ha fatto ieri, accogliendo Alexander, 5 anni, che come Pavlo, che di anni ne ha solo due, la settimana scorsa è stato operato dall’equipe della Chirurgia maxillo facciale pediatrica dell’ospedale Civile di Brescia, diretta da Stefano Negrini, per una forma di palatoschisi. L’incontro è stato uno dei primi passi del «Progetto Melo» promosso dal Laboratorio Italiano per la Cooperazione e lo Sviluppo. L’unica soluzione per la malformazione dei due bimbi era un intervento chirurgico: ora hanno nuove prospettive. E il progetto è stato accolto anche dalla scuola elementare di Padenghe: ieri le seconde e le terze hanno salutato Alexander, regalandogli momenti di serenità.Sono passati 22 anni dal disastro nucleare di Chernobyl, ma ancora oggi 27 bambini su 100 in Ucraina nascono con gravi patologie che spesso hanno esito mortale. Ora Alexander e Pavlo vedono la fine di un tunnel di sofferenze. Ieri il più grande, che a settembre inizierà le elementari, è entrato nella scuola di Padenghe accompagnato dalla madre, da una traduttrice e dal padre di Pavlo, rimasto al Civile. I bambini lo stavano aspettando, lui lo sapeva e gli ha ringraziati dispensando sorrisi. Lui non sa parlare a causa della malformazione (anche se adesso l’intervento di chirurgia ricostruttiva e il sostegno di una logopedista saranno di grande aiuto) ma la comunicazione è avvenuta lo stesso: i bimbi sanno parlare con il cuore.Nella scuola elementare, che fa parte del circolo didattico di Manerba, tutto è cominciato lo scorso ottobre quando i bambini sono stati avvicinati al tema della solidarietà con «A come amore», tratto da «L’alfabeto della saggezza» (Coles-Ross). Il testo, tradotto in russo per essere donato ai bambini ucraini, ha ispirato poesie e disegni che gli studenti hanno preparato per Alexander. Al progetto hanno partecipato con un team di coordinamento le 10 classi e le 19 maestre, che hanno insegnato ai bambini il significato di uguaglianza, fraternità e solidarietà. Già durante la festa di Natale della scuola avevano addobbato un albero con disegni e messaggi sul tema e nell’occasione era stata effettuata una raccolta di fondi per i costi esterni alla parte sanitaria. L’accoglienza richiede, per esempio, spese per il volo e per l’interprete.Il Progetto Melo è patrocinato da Comune di Brescia, Provincia e Regione Lombardia, che ha autorizzato per il 2008 il trattamento nell’ospedale pediatrico bresciano di dieci bimbi malformati. Questo ponte tra Italia e Ucraina consente a questi piccoli malati di sottoporsi a cure altrimenti impossibili da garantire in patria per i costi eccessivi o per la carenza di strutture e di personale. A giugno è previsto l’arrivo di un’altra piccola vittima delle radiazioni. I tempi, tuttavia, sono dettati anche dalla burocrazia dell’ambasciata italiana a Kiev e il suo arrivo potrebbe slittare a settembre.