mercoledì, Luglio 2, 2025
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Si è svolto nella sala consiliare del Comune di Polpenazze il primo corso in Valtenesi sui falsi documentali, cui hanno partecipato più di 100 agenti di polizia locale, carabinieri e polizia stradale

Documenti falsi: gli agenti si aggiornano

Si è svolto nella sala consiliare del Comune di Polpenazze il primo corso in Valtenesi sui falsi documentali, cui hanno partecipato più di 100 agenti di polizia locale, carabinieri e polizia stradale, provenienti non solo dalla Valtenesi, ma da tutti i paesi della sponda bresciana, compresa la Valsabbia. Il corso è stato patrocinato dai Comuni aderenti al Servizio Valtenesi e dall’associazione della Polizia municipale della Provincia, con l’ausilio del personale specializzato dell’Ufficio Falsi Documentali della Polizia municipale di Milano. Il corso è durato quattro ore ed è stato presentato al computer, diviso in due distinti momenti. La prima parte ha trattato in modo approfondito sia i tipi di contraffazioni che i sistemi di sicurezza in uso, toccando anche la parte giuridica e procedurale-penale. La seconda parte è entrata nel merito delle contraffazioni relative ad alcuni Stati, quali Albania, Marocco, Senegal, ecc. nonché la stessa Italia, in particolare sui permessi di soggiorno, approfondendo i vari documenti, modello per modello. Il corso è stato pensato in funzione del lavoro che tutti gli operatori di polizia svolgono quotidianamente controllando i documenti di cittadini stranieri. Nell’occasione è stato fornito dalla Polizia municipale di Milano un cd-rom aggiornato contenente circa 450 schede su documenti italiani ed esteri e una piccola brochure sull’argomento per ogni partecipante. Prima dell’avvio delle lezioni, il presidente del Comitato sicurezza della Valtenesi, Enzo Dolci, vice sindaco di Moniga, ha preso la parola dando il benvenuto ai partecipanti. Ha poi ringraziato l’istruttore Lorenzo Renna della Polizia locale di Moniga e il comandante Francesco Biasetti, dell’Associazione provinciale della Polizia municipale che hanno contribuito alla buona riuscita di questo incontro. «Il corso – ha spiegato Dolci – ha lo scopo di approfondire un problema che negli ultimi tempi ha assunto notevole rilevanza a seguito del massiccio e spesso incontrollato ingresso nel nostro Paese di cittadini extracomunitari. È evidente che, mentre alcuni di essi si integrano perfettamente nel nostro tessuto sociale, altri preferiscono sopravvivere ai margini della legalità e in qualche caso addirittura delinquere. «In questa ottica assume particolare rilevanza il problema della contraffazione dei documenti di identità alla quale ricorrono alcuni di essi per porre in essere azioni criminose o assicurarsi la permanenza sul nostro territorio pur non avendone diritto. «Risulta quindi – ha proseguito Dolci – indispensabile che le Forze dell’ordine siano fornite di preparazione e di mezzi per far fronte a questo grave problema allo scopo di riconoscere in particolare i documenti di identità rilasciati dai Paesi afroasiatici, prodotti già all’origine con mezzi piuttosto rudimentali e quindi di facile contraffazione. Mentre passaporti emessi dal nostro Paese risultano senz’altro più raffinati e di difficile imitazione».

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