venerdì, Aprile 19, 2024
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Serve un «direttore d’orchestra»

Evoluzioni da brivido e incroci?

«Giorgio mi ricevi… sono Montanari, da Peschiera…». La voce calma, gentile ma ferma del generale Massimo Montanari ha accompagnato, ieri, le esibizioni di tutti i velivoli protagonisti dell’air show «Ali su Peschiera»: dalla sua postazione, sul molo antistante il porto Bergamini di San Benedetto, proprio al centro del cosiddetto teatro di lavoro, ha coordinato e ha scandito i tempi degli ingressi, suggerendo a volte, ma senza mai imporre, gli aggiustamenti che riteneva più opportuni rispetto alle posizioni tenute dai velivoli. «Rispetta la città…. Ok, va bene così, mentre scendi correggi un’ideina…»: come un direttore d’orchestra ha seguito – affiancato dal suo staff, in testa Giorgio Aloisi e Vincenzo Francesca – le coreografie di quelle «macchine» in aria che lo entusiasmano ancora molto. «Il programma di un air show è, ovviamente, ben studiato e definito», spiega, «ma può sempre esserci bisogno di una correzione di cui ci si rende conto solo durante la stessa esibizione e vedendo la disposizione dell’aereo o degli aerei rispetto al pubblico». Al termine di ogni esibizione Montanari ha salutato i piloti, di cui ha voluto ricordare la professionalità sottolineando che provengono tutti dall’esperienza nell’Aeronautica militare, anche quelli alla guida di velivoli dell’aviazione civile. Solo per la Pattuglia acrobatica nazionale Montanari ha ceduto la postazione radio al maggiore Paolo Tarantino, comandante delle Frecce tricolori, che è stato accompagnato da fragorosi applausi per tutta la durata dell’esibizione. Pochi commenti e qualche scambio di battute fra i due, che hanno concordato su un fatto: quello di ieri a Peschiera è stato senza dubbio uno dei migliori spettacoli della Pattuglia; e Tarantino ha aggiunto i complimenti a Montanari per l’intera manifestazione, che il generale ha personalmente coordinato. «E’ la più numerosa pattuglia acrobatica; tutto il mondo ci invidia questi ragazzi», aggiunge Montanari. E, di fronte al tricolore che si espande nel cielo, riflettendosi nelle acque del Garda, sottolinea quasi commosso: «E’ la più grande bandiera del mondo, e fa sempre un certo effetto». Poco dopo le 17 un nuvolone nero fa il suo minaccioso ingresso all’orizzonte, ma l’air show si è concluso fortunatamente senza pioggia. «Solo alcuni meteorologi del centro aeronautico di Roma avevano previsto che nel pomeriggio non ci sarebbe stata pioggia; secondo gli inglesi e i francesi invece sì… ma si sa», conclude sorridendo il generale, «noi italiani non sappiamo far niente…».

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