venerdì, Aprile 19, 2024
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Accolta la richiesta leghista «I centri commerciali non avranno vita facile». «Troppo a rilento il piano d’area per l’aeroporto Sarebbe stato meglio averlo pronto a fine legislatura»

Flocchini e Gelmini all’attacco del progetto stadio

È la Lega nord la formazione politica ad aver monetizzato al meglio la seduta del Consiglio provinciale di ieri, dedicato al Piano territoriale di coordinamento e approvato in serata. Soltanto poche ore prima, nel corso di una conferenza stampa, Giovan Maria Flocchini, capogruppo in Broletto e consigliere regionale e Massimo Gelmini segretario provinciale della Lega avevano espresso un giudizio positivo sul documento in discussione, soprattutto dopo l’accoglimento di una richiesta esplicita dei lumbard contraria all’insediamento di nuovi centri commerciale nel Bresciano. «Una clausola di salvaguardia del territorio – l’avevano definita Flocchini e Gelmini – che dovrà essere confermata in modo che si pongano delle limitazioni ai centri commerciali nel Bresciano». Un invito agli ex alleati del Polo (la Lega è uscita da maggioranza e giunta nei giorni scorsi, dopo la decisione di correre da sola alle prossime amministrative puntando su Alessandro Cè, attuale capogruppo alla Camera) a non cambiare idea, pena il voto contrario al Piano. E in effetti, i tre consiglieri della Lega sono stati decisivi per garantire il numero legale della seduta, dopo la decisione del centrosinistra di non partecipare alla votazione delle osservazioni al Ptcp. A proposito del Piano, Giovanmaria Flocchini lo ha definito carico «di contenuti positivi poichè va a chiarire competenze e ruolo di Comuni, Provincia e Regione. Si tratta di una questione di responsabilità dotare il territorio di questo strumento, ma l’ostruzionismo procedurale della sinistra ha sempre impedito che si entrasse nel merito delle questioni. Nel merito, insomma, non ci hanno mai detto che cosa non va». Tornando ai centri commerciali il passo che porta allo stadio del Brescia Calcio a Castenedolo è molto breve. Quel progetto, con annesso centro commerciale, è proprio uno di quelli che la Lega non vuole. «Una linea contro l’ulteriore consumo del territorio e che mira a salvaguardia il commercio tradizionale» dicono insieme Flocchini e Gelmini. Che puntano l’indice sui poteri forti, a loro avviso presenti soprattutto nel centro sinistra, fautori al contrario del progetto stadio. E via con l’elenco: il sindaco di Brescia Paolo Corsini, il sindaco di Castenedolo Giambattsita Groli, l’architetto Mario Abba nella duplice veste di professionista (ha progettato lo stadio) ma anche sostenitore di Corsini. La Lega ha sempre dichiarato la propria feroce opposizione a quest’opera, dando vita ad un vero e proprio braccio di ferro con gli alleati del Polo che a più riprese avevano invece espresso un parere sostanzialmente favorevole allo stadio-centro commerciale. Senza allontanarsi troppo dallo stadio, la Lega lamenta invece la lentezza nell’elaborazione del piano d’area per l’aeroporto, appena arrivato in commissione provinciale, quando sarebbe stato meglio, fanno capire Flocchini e Gelmini, averlo già varato. Ora se ne riparlerà nella prossima legislatura, ma la Lega invita in ogni caso a stringere i tempi per dotare l’area circostante l’aeroporto di un piano di sviluppo che tenga conto innanzitutto delle necessità di ampliamento dello scal bresciano. In sintonia, con uno studio ultimato proprio di recente da parte del D’Annunzio che spiega quali sono i limiti ai quali dovrà attenersi ogni infrastruttura nella zona.

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