Promosso e coordinato dalla Comunità del Garda, si è svolto nei giorni scorsi un importante incontro itinerante per verificare l’andamento dei livelli del lago. Erano presenti il dottor Giannini del Magistrato per il Po di Parma, l’ingegner Rizzo dell’Aipo, il dottor Buzzacchi e l’ingegner Galli del Consorzio del Mincio e il vice presidente della Comunità del Garda, il rivano Vincenzo Ceschini. Nel corso del sopralluogo, richiesto dalla Comunità, si è appurato che alla data della riunione, il 21 agosto, il livello del Garda era attestato sui 19 centimetri rispetto allo zero idrometrico di Peschiera (64,023 metri s.l.m.) e con un deflusso di circa 50 metri cubi al secondo. Tale decremento di livello, dovuto alla mancanza delle piogge e alla necessità di irrigare i cinquecentomila ettari del Mantovano, ha fatto scaturire la decisione di diminuire drasticamente il deflusso in uscita. Con questa decisione, in caso di mancanza di piogge, si rallenterà di molto il continuo abbassarsi del lago, che con l’andamento attuale di prelievo idrico si stima in circa 1 centimetro al giorno. Il Consorzio del Mincio ha proposto di installare a proprie spese un nuovo idrometro a impulsi radio e collegato alla rete telematica per avere i dati idrometrici in tempo reale e, in definitiva, poter assumere le decisioni più consone all’agricoltura e al turismo. La proposta ha trovato un grande interesse presso le autorità di bacino e, certamente, al più presto sarà assunta una decisione favorevole alla installazione del misuratore.Nel corso della proficua riunione, il dottor Ceschini ha proposto che si proceda a predisporre un servizio di dragaggio, in modo che si possano ripulire i fondali dei porti turistici e comunali circumlacuali. Nella prossima riunione di settembre che si terrà a Parma, le problematiche che si sono evidenziate saranno analizzate dalla commissione preposta alla regolazione dei livelli. In quest’anno si è potuto salvare la stagione agricola perché l’acqua invasata nel Garda in primavera era pervenuta ad un livello di 120 centimetri rispetto ai 90 sopra il livello idrometrico di Peschiera. A tale proposito, il Consorzio del Mincio propone che nel caso il livello idrico superi la quota 0,90, ossia il massimo autunnale, la quantità idrica eccedente, almeno sino a 110-120 centimetri sopra lo zero idrometrico, sia mantenuta per fronteggiare altre stagioni siccitose. Qualora nei mesi primaverili si verifichino delle situazioni di pericolo con precipitazioni troppo abbondanti, si potrà aumentare il deflusso fino a 140-160 metri cubi al secondo per riportare il livello idrico alle quote di legge, ossia 140 centimetri nel mese di aprile.
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