Consoli di una trentina di Paesi, in pratica quasi tutto il corpo diplomatico con sede a Milano, hanno fatto visita ieri al Mantovano, soffermandosi in particolare, nel pomeriggio, a Castellaro Lagusello. Accompagnati dal prefetto Gianni Ietto e dalla moglie, sono stati qui accolti dall’intera giunta, guidata dal sindaco Maurizio Pellizzer. Dell’antico borgo medioevale hanno ammirato il castello di origini duecentesche con torre, mura e bastioni. Per tutti è risultato di grande suggestione il paesaggio dell’anfiteatro morenico, a corona di un bel laghetto.Un balzo a ritroso nel tempo è avvenuto anche grazie ai venti figuranti, che si sono presentati nei preziosi costumi che caratterizzano la rievocazione storica organizzata ogni anno a Monzambano per la festa dell’uva. Tra loro, personaggi di dame, cavalieri e guerrieri.I diplomatici, parecchi dei quali con i famigliari, erano stati ricevuti in mattinata in prefettura a Mantova, dove era ad attenderli anche il vicesindaco Albino Portini. Successivamente erano andati a visitare lo stabilimento Csp di Ceresara, uno dei simboli della produzione provinciale della calza.Alle 17.30 gli ospiti sono giunti a Castellaro. Cadendo un’insistente pioggerella, si sono trattenuti più a lungo del previsto nella splendida villa dei nobili Tacoli, da cui peraltro si domina un panorama mozzafiato. A illustrare la storia e le bellezze del posto è stato Paolo Saccoman. A tutti è stato dato in omaggio un libro riccamente illustrato della Monzambano del ‘900. Alle 19 i consoli si sono accomiatati dalle autorità locali e si sono messi in viaggio per far ritorno a Milano.«E’ stata una visita graditissima – ha poi commentato l’assessore Angiolina Bompieri -. I consoli hanno dimostrato di aver molto apprezzato il nostro borgo medioevale. Nell’andarsene hanno assicurato che verranno nuovamente a Castellaro, magari per soffermarsi con i famigliari ancor più a lungo, sperando ovviamente in una giornata con condizioni atmosferiche migliori».