mercoledì, Luglio 2, 2025
HomeAttualitàIl Garda piange per il pienone mancato
A Sirmione e Desenzano continuano a latitare, in maniera preoccupante, i turisti tedeschi. Un commerciante: «Manca da anni una politica promozionale». Bene gli affari per bar e ristoranti, lamentano un calo gli alberghi e i negozi

Il Garda piange per il pienone mancato

Ferragosto in tono dimesso sul Garda: il bilancio conferma le fosche previsioni della vigilia. «C’è stata un’affluenza paragonabile a quella di un week end di primavera», sintetizza con una battuta il presidente degli albergatori di Sirmione, Dino Barelli. Italiani in soprannumero, turisti stranieri – in particolare austriaci e tedeschi – in caduta libera. Si deve andare indietro di parecchi decenni prima di trovare una settimana di Ferragosto tanto impoverita, con strade e lungolaghi per niente intasati, senza ingorghi sulle strade, senza ressa nei negozi e nei locali. Ampiamente sotto controllo la situazione della viabilità: due le patenti ritirate (una per eccesso di velocità, l’altra per uso di stupefacenti) ad altrettanti automobilisti dalla Polstrada di Desenzano. Ma torniamo al quadro delle presenze turistiche. Ci sono alberghi che già da dopodomani, o tutt’al più da martedì, avranno stanze libere. E se gli albergatori piangono un meno 20-30% di presenze rispetto ad un anno fa, i commercianti non ridono certo e denunciano un 30-40% di calo del volume d’affari, salvo il comparto più specifico dei pubblici esercizi e delle discoteche che non lamentano perdite significative. In chiaroscuro il bilancio della “Navigarda”, l’azienda governativa che gestisce i servizi pubblici di linea: ma solo lunedì si tireranno le somme sul numero dei passeggeri trasportato in questo ponte ferragostano. «Abbiamo gli alberghi pieni solo per questi giorni ma poi – conferma Dino Barelli – si profilano parecchie ombre. Non ci sono incoraggianti prenotazioni e i tedeschi mancano totalmente». «Dall’altro ieri abbiamo visto un certo aumento di turisti – rileva Raoul Negri, numero uno dell’Ascom sirmionese – ma in termini di qualità dobbiamo denunciare un calo vistoso pari al 30 o 40%. Gli incassi? Sono a due zeri? Il turista non spende, assente il tedesco, vanno meglio i ristoranti ed i bar». Anche gli stabilimenti termali hanno lavorato a singhiozzo, ci si aspettava il classico pienone di Ferragosto, che invece non c’è stato. Pochi pedalò in acqua, poche le richieste di minicrociere a bordo di motoscafi a noleggio. A Desenzano il quadro pessimistico non si sposta granchè. Detto degli alberghi che prefigurano un fine agosto in ulteriore calo dopo il luglio disastroso, e confermato che le previsioni che volevano una calata in ritardo dei tedeschi dopo il 20 luglio sono state smentite clamorosamente, non resta che vedere in casa dei negozianti. «Grazie ai saldi che abbiamo operato in questo scorcio di agosto – sostiene Roberto Tremolini, dell’omonima boutique di Desenzano – e grazie alla nostra affezionata clientela, siamo riusciti a superare indenni finora questo momento di crisi. Ma se dobbiamo vedere l’intero panorama del terziario, allora dico che il calo è enorme: a Desenzano si parla di 30% in meno di incassi. Vorrei, però, far osservare che il crollo dei turisti si nota da alcuni anni, e non da oggi. Purtroppo, però, nessuno è intervenuto per tempo». Bene le perfomance, come si diceva, nel settore della ristorazione. «Non ci lamentiamo, abbiamo lavorato benissimo – esordisce Enzo Vezzoli, titolare del noto ristorante “Al Carretto” sul lungolago, poi della “Briciola” e del “Rancho” – grazie alla clientela tradizionale e ad una certa politica contenuta dei prezzi».

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

In Evidenza

Dello stesso argomento

Ultime notizie

Ultimi Video