Un nuovo porto a Toscolano, sulla spiaggia in fondo a via Religione. E’ l’idea della maggioranza comunale, che si riconosce nelle posizioni della Casa delle libertà. L’ha presentata ieri mattina il sindaco Paolo Elena, tra l’altro capogruppo di An a Palazzo Broletto, e prossimo candidato nelle liste regionali del Senato. «Il vecchio molo di Toscolano – rammenta Elena – è stato allungato, e potrà accogliere un maggior numero di barche. Ora si sta procedendo a collocare il porfido nella piazzetta, ad aprire un passaggio pedonale e a sistemare l’illuminazione. I lavori dovrebbero essere ultimati entro un paio di mesi. E questo è il primo discorso, ormai completato». La novità riguarda invece un’operazione da dieci milioni di euro, sulla spiaggia vicino ai Cantieri del Garda e allo stadio comunale, che porta il nome di Ugo Locatelli, originario di Toscolano Maderno, scomparso alcuni anni fa (Locatelli è l’unico calciatore italiano che fu capace di vincere sia le Olimpiadi, a Berlino nel 1936, che i Mondiali, in Francia nel 1938). «I tecnici del nostro ufficio comunale, guidati dal responsabile Alessandro Cappa – spiega il sindaco -, hanno stilato un progetto di massima, per realizzare l’intervento già inserito nel Piano regolatore. Riguarda tre lotti: la zona a lago, lo stadio di calcio e l’oliveto. Su quest’ultima superficie intendiamo collocare due piccole piscine per i bambini: una profonda 30 centimetri, l’altra 60-70, da utilizzare in estate». «Per quanto riguarda il porto – continua Elena – pensiamo a una struttura da 150-200 posti barca. Circa il 50% sarà ottenuto scavando all’interno, lasciando comunque la spiaggia vicina (una parte è pubblica, l’altra in concessione)». A pochi metri di distanza c’è lo stadio. «Ebbene, a causa del dislivello esistente tra il terreno di gioco e la superficie del lago, è possibile realizzare un bel parcheggio interrato, sotto il campo di calcio, da usare per il rimessaggio. Potrebbe accogliere 200 posti auto, altri 32 riservati alle barche grandi e una ventina ai carrelli di cospicue dimensioni. Il rettangolo di gioco verrebbe trasformato: dall’erba naturale, saremmo intenzionati a passare al sintetico, che consente un maggiore utilizzo da parte delle squadre locali, senza alcuna spesa di manutenzione». Il progetto prevede uno spostamento di viale Marconi che, a un certo punto, si biforcherebbe: da un lato consentirebbe l’ingresso nei garage del parcheggio, e dall’altro si ricongiungerebbe a via Religione. All’interno del comparto troverebbe posto anche il Circolo vela, la cui sede (modesta) è tutt’oggi sul lungolago di Maderno. Un’ operazione per ora soltanto abbozzata. E stimata, in modo del tutto approssimativo, in circa dieci milioni di euro. Ma come verrebbe finanziata? «Stiamo valutando due soluzioni – risponde il sindaco -. La prima: percorrere la strada del project financing. Il ministero dei Trasporti e delle infrastrutture ha una società («Italia navigando») che controlla «Garda navigando», la quale potrebbe erogare i quattrini necessari. Ma a tale proposito bisognerebbe costituire una società col Comune, i privati, ecc. La seconda soluzione, che al momento riteniamo migliore poichè non impegna il Municipio in prima persona, è di effettuare un concorso di progettazione. Vale a dire: predisporre un bando dettagliato, con tutte le nostre richieste, riguardanti il numero di posti barca, i materiali da usare, l’impatto ambientale, le dimensioni del parcheggio-rimessaggio, la durata della concessione, ecc. Insomma, un capitolato chiaro, con i punteggi da assegnare in rapporto alla accettazione dei singoli punti. L’impresa vincitrice dovrà realizzare l’opera, e la gestirà per tot anni». «Ma è un progetto ancora in fase di elaborazione – conclude Elena -. Entro un paio di mesi lo illustreremo in consiglio comunale e, successivamente, alla conferenza dei servizi, che si tiene a Salò, con i funzionari del Demanio, della Regione, della Soprintendenza, ecc. Se son rose, fioriranno».
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