giovedì, Aprile 18, 2024
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Elogi dell’amministrazione all’associazione «Fontana» per il recupero. E un appello da monsignor Zenti

Il vescovo benedice la chiesa:«Restaurare anche la società»

«Questo è il segnale che dobbiamo dare e fare per restaurare la nostra società, così come la gente di Lazise ha fatto per restaurare questa bellisima chiesetta. Se non vi fosse stato il coraggio di prendere questa iniziativa, qui oggi, vi sarebbe un cumulo di macerie. Necessita quindi un uguale coraggio per la nostra società». Con queste affermazioni stringate ma pungenti il vescovo Giuseppe Zenti ha portato il proprio saluto e il proprio augurio alla gente che gremiva la restaurata chiesetta dei Santi Fermo e Rustico, nell’omonima località I Santi.Ora, dopo la benedizione dell’altare e delle mura, la chiesa dei Santi è ritornata a essere un luogo di culto e di ritrovo della comunità lacisiense . Si è quindi ritornati all’anno 1571, come recita esplicitamente la targa posta all’ingresso della chiesa, 1571 C.L. (Comunitatis Lacisiensis). La sua lettura esplicita chiaramente che la chiesa dei Santi, come quella di San Nicolò al porto, erano e sono un possedimento della comunità civica di Lazise.L’incontro ala chiesa dei Santi è stato davvero una festa. Una festa perchè dopo molti anni di sforzi e di caparbia volontà di recupero della chiesa da parte dell’associazione «Francesco Fontana», la chiesa è ritornata a splendere e ad essere luogo di incontro. La sentenza della Corte di appello di Venezia ha sancito il diritto di passo e ciò consente agevolmente di potervi accedere ammirando un restauro conservativo davvero di pregio.«È davvero un giorno di festa», ha esordito Giulio Rama, presidente della «Francesco Fontana», «nel portare il saluto ai presenti ed al vescovo. I Santi sono ritornati all’antico splendore e sono ritornati ad essere luogo di vita della intera comunità civile e religiosa di Lazise. Grande merito va da dato al compianto consigliere comunale Luigi Righi», ha soggiunto Rama, «perchè proprio Righi mi ha più volte sottolineato, quand’era in vita, di dare corso all’azione di recupero di questo nostro gioiello. Devo ringraziare pubblicamente tutti coloro che in ogni modo hanno dato un contributo per questa realizzazione , ma in modo particolare l’assessore Fabio Marinoni per il suo impegno personale».A fare gli onori di casa, essendo appunto la chiesa patrimonio comunale, e affidata alla Francesco Fontana per il recupero e l’utilizzo, vi era il sindaco Renzo Franceschini. «Recupero e splendore di questo luogo tanto caro alla nostra gente», ha esordito, «sono merito esclusivo della “Francesco Fontana” e della decisa volontà del suo presidente. Con lui hanno collaborato in molti. Ognuno con una iniziativa personale , vuoi con contributi, con impegno lavorativo, con aiuto esterno. Quì si è vista Lazise nella sua anima più autentica. Mii corre l’obbligo», ha concluso, «di ringraziare in modo particolare i dipendenti comunali che in questi giorni hanno lavorato alacremente e con senso di responsabilità per consentire che questo luogo fosse accessibile e presentabile».Alla cerimonia erano presenti anche i padri Camaldolesi della Rocca di Garda, con i parroci di Lazise e Calmasino, nonchè Don Nicola Azali , Don Bruno Rossi e Mons. Giorgio Benedetti. A conclusione della manifestazione, vicino al grande camino acceso del romitorio, un brindisi con il vescovo , accompagnato da «fogassa sulla gradela» e dolci natalizi offerti dalle famiglie vicine.

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