Scuola, un corso per prepararsi ad affrontare tutte le difficoltà del nuovo anno
Iniziativa a Padenghe
Anche per quest’anno l’amministrazione comunale di Padenghe offre un servizio particolarmente utile ai bambini e agli adolescenti, che consiste nella preparazione al nuovo anno scolastico 2002/2003. L’iniziativa, nata dalla collaborazione tra l’assessorato ai Servizi Sociali e l’Ente scolastico, e riproposta con entusiasmo sulla felice scorta dell’inaspettato numero di adesioni riscontrato nella prima edizione dell’anno scorso, sarà aperta a tutti gli alunni delle classi elementari e medie dal 26 di agosto fino al 6 di settembre. Il personale, nelle vesti della professoressa Elena di Benedetto, non nuova ad esperienze in qualità di insegnante di sostegno, sarà disponibile tutti i pomeriggi dal lunedì al venerdì, dalle ore 14.00 alle ore 16.00. Per questo motivo, proprio per facilitare l’organizzazione degli orari e per ottimizzare le ore di studio, l’assessorato ai Servizi Sociali ha già messo a disposizione, al proprio ufficio di Palazzo Barbieri, i moduli con cui tutti i genitori interessati potranno iscrivere i propri figli. «Con questa attività — afferma la signora Loretta Zanoni, assistente sociale — si intende offrire a tutti i ragazzi dai sei ai tredici anni, l’opportunità di riprendere in mano il programma svolto nel corso dell’ultimo anno di scuola sotto forma di ripasso generale, di provvedere a colmare le eventuali lacune». Lo spirito dell’iniziativa è animato dalla forte convinzione che sia necessario adottare la prevenzione come una possibilità concreta di migliorare la vita degli adolescenti; eliminando tutti quegli ostacoli che possono in qualche modo guastarne la qualità, e offrendo sostegni idonei che permettano di affrontarne serenamente le prime vere difficoltà. « Il nostro progetto — continua la Zanoni- è soprattutto indirizzato verso i ragazzini che dall’anno prossimo cominceranno a frequentare le scuole medie, affinché il passaggio dalle vecchie modalità di insegnamento alla nuova impostazione scolastica sia per loro il meno traumatica possibile. Ma anche nei confronti di tutti quei bimbi che intendono risolvere i problemi di apprendimento».