venerdì, Marzo 29, 2024
HomeAttualitàLa promessa: a casa entro l’estate
Nessuna cerimonia commemorativa, ma un bilancio delle cose fatte e da fare. Il nodo delle chiese: «La metà ha già un progetto approvato». Il commissario Buscemi assicura: «La ricostruzione è nella fase conclusiva»

La promessa: a casa entro l’estate

«A due anni dal terremoto che il 24 novembre 2004 ha colpito Garda e Valsabbia, non è ancora tempo di eventi commemorativi».È il Commissario straordinario per il terremoto Massimo Buscemi ad illustrare il perché della decisione, a due anni esatti dalla scossa di quel 24 novembre 2004, di non dar spazio ad alcun evento commemorativo: «L’abbiamo deciso perché non tutto quel che c’era da fare è stato ancora completato: ci sono circa 350 persone fuori casa, e la grande festa si farà solo quando sarà rientrato nella propria abitazione l’ultimo dei terremotati».L’obiettivo che Buscemi si vuol porre è che questo avvenga prima dell’arrivo dell’estate: «E la situazione attuale ci rende moderatamente ottimisti sul fatto di riuscirci. Certo è che, se subito dopo il terremoto gli sfollati erano 2.202, oggi, a 24 mesi di distanza, rimangono da sistemare solo 350 persone, che in pochi mesi dovrebbero diminuire drasticamente».Intanto dalla Regione sono stati erogati fondi per circa 50 milioni di euro e si è entrati nella fase conclusiva dell’approvazione dei progetti, sia pubblici che privati.Ma la parte più delicata dell’opera di ricostruzione è quella che riguarda gli edifici ecclesiastici. «Per le chiese – ha spiegato Buscemi -, comunque, un terzo circa sono in via di ristrutturazione, mentre la metà possono contare sul progetto approvato, anche se il via ai lavori ancora non è stato dato. Qui, naturalmente, i lavori non potranno concludersi entro giugno del 2007, ma bisognerà gioco forza andare ben oltre».Massimo Buscemi vuole comunque fare delle sottolineature. «In particolare – spiega -, la splendida operosità e la grande attenzione dei sindaci della zona. La Regione, senza la Provincia e senza i sindaci, ben poco avrebbe potuto fare. E se toccasse a me il potere di ridar mandato a questi sindaci oggi in carica, per quel che hanno saputo dimostrare, io lo farei subito, ad occhi chiusi. Un grazie va poi sia al presidente della Provincia Alberto Cavalli che alla vicepresidente della Regione, la bresciana Viviana Beccalossi, per la costante e continua presenza evidenziata in questi due anni».Gli stessi Cavalli e Beccalossi, presenti a Sabbio Chiese per l’inaugurazione delle scuole elementari e della materna, ringraziano il Commissario straordinario. «Vogliamo esprimergli gratitudine – spiegano -, perché certo avrebbe potuto trattarci con cortese freddezza burocratica, ma così non ha fatto, anzi. Diventato Commissario nel 2004 perché assessore alla Protezione Civile, una volta perso questo assessorato avrebbe potuto defilarsi con facilità. Invece ha confermato il suo ruolo, con la volontà di completare il suo lavoro, assunto 24 mesi, grazie anche allo staff efficiente che lo segue. Senso di responsabilità dunque, ma anche il fascino esercitato su di lui dalla comunità bresciana, che nelle situazioni di emergenza sa dare il meglio di sé».Per Cavalli, la volontà dei bresciani di non comportarsi come chi, a decenni dal terremoto, tiene ancora la pratica aperta per ricevere soldi, c’è tutta.«La nostra grande forza – ha concluso il presidente comunitario Ermano Pasini – è stato il saper fare squadra. E sedersi attorno ad un tavolo per ragionare sul da farsi, con atteggiamento concreto, ha portato proprio a questi positivi risultati».

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Dello stesso argomento

- Advertisment -

Ultime notizie

Ultimi Video