E’ stata ultimata la ristrutturazione dell’Istituto Cremonese (ex hotel Bristol) sul lungolago di Maderno, che nel dopoguerra aveva ospitato bambini a rischio di infezioni polmonari e figli di degenti nei sanatori. Dopo la chiusura aveva attraversato un lungo periodo di abbandono, che ora è finito: diventerà un albergo a quattro stelle. L’importo dei lavori è di 10 miliardi di vecchie lire. Circa 11mila metri cubi la volumetria complessiva, di cui 8.800 mc il fabbricato principale, su sei piani, con una grande terrazza, e 2mila mc la vicina palazzina a due piani, la villetta del custode, il blocco dei servizi, eccetera. L’area è di 8.500 metri quadrati, di cui 1.000 coperti e 7.500 il giardino, con 160 piante (abeti, allori, albicocchi, cachi, cedri del Libano, cipressi, magnolie, nespoli, oleandri, olivi, palme, pini maremmani, pruni, rododendri e tigli). Il fronte a lago è di 120 metri lineari. Un complesso importante, insomma. Nel settembre ’80 il Consorzio antitubercolare ha donato il tutto alla Amministrazione provinciale di Cremona la quale, nel 2000, lo ha ceduto in comodato gratuito (per 99 anni) all’Ente ospedaliero di Sospiro. L’obiettivo: trasformare la struttura di Maderno in un centro vacanze capace di accogliere, a turno, una settantina di pazienti, accompagnati da infermieri e operatori. Adesso, completati i lavori, ecco la novità. «Diventerà un albergo a quattro stelle – annuncia il sindaco di Toscolano Maderno, Paolo Elena -. In tempi brevi l’istituto di Sospiro emetterà un bando per affidarne la gestione». Elena fa il punto della situazione, dopo le vivaci polemiche legate alla vicenda dell’ex Benaco, sempre sul lungolago di Maderno, la cui volumetria è passata da 10mila a 14mila metri cubi (quando l’intervento verrà ultimato, gli appartamentini saranno una novantina). «E’ vero – ammette il sindaco, riferendosi a un nostro articolo dei giorni scorsi-: la Soprintendenza per i beni architettonici e il paesaggio ha effettuato un sopralluogo, affermando di avere riscontrato abusi edilizi, e invitandomi a prendere adeguati provvedimenti. Le contestazioni riguardano semplicemente le facciate e le disposizioni interne. Ma la commissione ambientale del comune aveva già approvato le modifiche in corso d’opera. Tutto in regola, quindi. Noi siamo sereni, e non temiamo nulla. Il futuro dell’ex Benaco? E’ una residenza turistica alberghiera, con servizi centralizzati. L’albergo, che apparteneva a Tonino Erculiani, recentemente ceduto a una società immobiliare, era chiuso da una ventina di anni». Lì vicino c’è un altro edificio sotto la lente dei riflettori, di proprietà dei Padri del Piamarta. «Si tratta di circa 20mila metri cubi utilizzati solo in piccola parte – rammenta Elena -. Ospita una quindicina di preti anziani e il Consorzio di formazione professionale. Nelle prossime settimane andremo a esaminare un progetto di recupero». «Da quando sono diventato sindaco, nel novembre ’98 – continua Elena -, non ho chiuso nessun hotel. Anzi, ho cercato di sollecitare gli investimenti. Al Bornico è stata aperta Villa Maria, della Congregazione di don Orione. L’Adria, in piazza Caduti a Toscolano, ha ripreso con una famiglia milanese. Tra Pulciano e Gaino sta partendo l’operazione Gardanella, con albergo e residence. Nel Piano regolatore la zona dei campeggi è stata confermata, però con la possibilità di realizzare bungalows e strutture adeguate. I turisti non viaggiano più col sacco a pelo, ma vogliono avere servizi adeguati. Gli hotel del centro storico hanno avuto la possibilità di aumentare le volumetrie».
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Ultimato l’ambizioso restauro dopo vent’anni di abbandono
L’Hotel Cremonese diventerà un 4 stelle
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