giovedì, Aprile 25, 2024
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Nonostante il rigore dei «giorni della merla» tanta gente in piazza e tanti bambini mascherati. Successo della prima sfilata con i carri allegorici arrivati da tutta la Valtenesi

Manerba, sotto l’ala di re Maöl

Ieri il re del Maöl in una splendida, quanto fredda, giornata di sole ha aperto i festeggiamenti del Carnevale della Valtenesi, giunto quest’anno alla ventunesima edizione. La tradizionale manifestazione manerbese ha registrato, già alla prima domenica di festa, un grande successo di pubblico. Molti naturalmente i bambini mascherati dai più svariati personaggi: dagli eroi dei cartoni animati fino ai tradizionali arlecchino, fate e principesse. Inoltre quest’anno, complice il fatto che il Carnevale è caduto proprio nei giorni «della Merl», tradizionalmente i più freddi dell’anno, molti erano anche i travestimenti da animali (dai conigli, alle giraffe, agli orsi) che avevano il vantaggio di essere particolarmente pesanti. Ma i veri protagonisti del Carnevale della Valtenesi sono i carri allegorici, che tanta fatica costano ai numerosi volontari che vi lavorano alla progettazione e costruzione, fino anche ad un paio di mesi prima dell’evento. Ha aperto la sfilata il carro del Re del Maöl, allestito dalla Pro Loco di Manerba che da nove anni organizza il Carnevale. Il «sovrano» seduto come sempre su una botte di groppello della Valtenesi (il maol è infatti il nome del vitigno da cui nasce il famoso vino gardesano) ha invitato il pubblico a divertirsi. Quindi è stata la volta dei carri allegorici in gara per il trofeo del Re del Maöl, votati da un’apposita giuria che doveva valutarne sia la bellezza della realizzazione che l’idea espressa. Il primo a sfilare, dei quattro carri in concorso, è stato «Cuor di galletto» del gruppo «Chei del car de Muniga», preceduto da numerosi galli, galline, pulcini, anatre e volatili vari, mentre sul carro un enorme gallo meccanico s’impennava in sella ad una Vespa. Il tema è una metafora della natura umana,«perché ? raccontano chei del car de Muniga – cercare la gioia nell’emozione è come correr bendato con la vespina e se non vuoi rischiare un bel ruzzolone, tieniti stretta la tua vecchia gallina». Quindi è stata la volta del carro allestito dal Coordinamento gruppi Puegnaghesi, «Soffia il vento d’Oriente», che ha rischiato di non poter sfilare a causa di un incendio ad una parte della struttura meccanica ad un paio di giorni dal Carnevale. Ma la prontezza dei volontari ha reso possibile la presenza del carro che, anche in questa edizione come nella scorsa, ha un tema d’attualità: l’economia globale. E così alle spalle della «lumaca Europa», metafora dell’economia lenta del vecchio continente, troviamo il drago cinese, che con i suoi prodotti invade il mercato, creando anche non pochi problemi alle aziende italiane. Il carro «La sirenetta», allestito dal gruppo genitori «Amici di scuola», l’oratorio e gli amici di «San Rocco della Pieve» di Manerba, ha voluto celebrare il cinquantesimo compleanno della Disney, con gli abitanti del mare che per l’occasione hanno lasciato Disneyland per arrivare a? Manerbaland. L’altro carro di Manerba è «Musica con allegria» dei «Ragazzi del Perlino» che, con fantasia e gioia hanno rappresentato il loro modo di intendere la vita, piena di allegria. Mentre sul carro vi erano un maestro, ed un’orchestra di cartapesta che si esibivano in un concerto sinfonico. Alla sfilata hanno partecipato anche la banda e le majorettes di Quaderni di Villafranca, la banda cittadina ed il gruppo folcloristico «I Gioppini di Bergamo». Domenica prossima si replica con la seconda sfilata, ed è attesa anche la presenza di altri carri allegorici. Una nuova giuria effettuerà le votazioni che, sommate a quelle della prima sfilata, eleggeranno il Re del Maöl che quest’anno verrà premiato la sera di martedì 8 febbraio.

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