sabato, Aprile 20, 2024
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La casa natale del pluricampione mondiale è ad Albarè. È il sogno di Sergio, il figlio del grande atleta per onorare la memoria dell’olimpionico

Museo dello sport Adolfo Consolini

La memoria di Adolfo Consolini, il grande olimpionico nativo di Costermano, sarà onorata dal suo paese natale: il figlio del discobolo, Sergio, sogna un museo dello sport e sulla carriera sportiva di suo padre proprio a Gazzoli di Albaré, nella casa natale del campione, che qui nacque nel 1917. «Magari con una biblioteca e cineteca dello sport dedicata ai giovani», dice Sergio Consolini, che sta a Mestre.Della sua lettera, con le proposte per tener vivo il ricordo dell’illustre genitore, ha dato notizia il sindaco Fiorenzo Lorenzini nell’ultimo Consiglio comunale.Di Consolini, e della sua tomba nel cimitero di Costermano, aveva recentemente parlato il consigliere comunale di opposizione Franco Comencini, che aveva invitato l’amministrazione ad aver più cura della tomba del campione. Il figlio Sergio ha voluto precisare che, abitando a Mestre, non può controllare ogni giorno se i fiori sulla grande tomba sono freschi. «Quale unico figlio», ha scritto Sergio Consolini nel suo messaggio letto dal sindaco, «posso solo dire che il Comune di Costermano, nonostante nel tempo siano cambiati diversi amministratori, ha continuato per 38 anni, 39 il prossimo dicembre, a rinnovare l’appuntamento fisso dell’anniversario della morte, avvenuta il 17 dicembre 1969, con una commemorazione, prima in chiesa e poi sulla tomba. Tra gli ultimi campioni presenti alla cerimonia ricordo e ringrazio nuovamente Sara Simeoni, Erminio Azzaro, e Gaetano Dalla Pria, anch’egli discobolo».Il consigliere Giuseppe Pinamonte, collega di Comencini, ha chiesto di spostare il busto monumentale dalla tomba. Sergio Consolini sottolinea, che il progetto per la realizzazione della tomba era stato predisposto dall’architetto Cesare Mercandino di Milano, «il cui figlio è docente della facoltà di architettura» e che «eventuali modifiche dovrebbero essere approvate dall’ideatore del progetto, sentendo magari anche il sottoscritto». Si era pensato a un libro bronzeo con incise le tappe importanti della carriera di Consolini, le quattro Olimpiadi, i primati del mondo. Ben vengano altre proposte, «anche se un mio sogno nel cassetto», conclude Sergio Consolini, «sarebbe il museo».

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