giovedì, Aprile 25, 2024
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La singolare ricetta di un pizzaiolo valorizza il noto pesce di lago. «El Magher» in corsa per vincere il «Giropizza 2003»

Nella pizza entra il coregone

Quest’anno al Giropizza, la competizione itinerante organizzata all’interno di «Aliment», la rassegna agroalimentare monteclarense, hanno partecipato quaranta pizzaioli provenienti da tutte le province limitrofe; Mantova, Brescia, Verona e Cremona hanno gareggiato per incoronare la pizza più buona. Graziano Scuri di Andalo è giunto al primo posto, Gian Fausto Vertua di Moniga, conosciuto come «el Magher», è arrivato secondo con la pizza al coregone affumicato. Reduce dalle competizioni di Cagliari, Roma, Sogliano Cavour, in Puglia, il concorso itinerante farà prossimamente tappa a Rimini e infine a Massa Carrara, in cui è stata organizzata la finale dell’11 marzo a cui parteciperanno tutti i primi cinque classificati di ogni singola tappa. In realtà, «el Magher» non è nuovo a questo tipo di risultati. Nel suo curriculum professionale, infatti, annovera fior di premi e di riconoscimenti; nei Campionati mondiali della pizza, a cui partecipano le rappresentanze di tutti i paesi del mondo, è arrivato ottavo nel 1997 e quarto nel 2000 con la pizza «Regina Margherita». «Al successo delle mie pizze – confessa soddisfatto – contribuiscono tre elementi molto importanti: innanzitutto l’impasto, arricchito da farina di soia e di manitoba, che rendono la pizza più friabile e digeribile, la presentazione, sempre molto accurata, ma soprattutto l’uso di prodotti di qualità, perché la qualità paga. Sempre». Forte del motto «servizio più qualità e sempre si mangerà», cavallo di battaglia della Pizzosteria di Moniga che Gian Fausto gestisce da quasi un anno assieme alla moglie Daniela e alla figlia Valentina, «el Magher» prepara le sue pluripremiate pizze solo con prodotti genuini; la Regina Margherita è realizzata con la treccia di bufala e con i pomodorini vesuviani fatti arrivare appositamente dal Sud Italia, il tutto condito con olio extravergine del Garda, mentre quella al coregone, nata su suggerimento dell’amico Oscar, è preparata con il pesce affumicato, basilico a julienne ed è impreziosita da un tocco di olio extravergine di Tignale. Primavera intensa, dunque, per Gian Fausto che parteciperà alla finale del Giropizza e, per l’ennesima volta, ai Campionati mondiali fissati per la prima settimana di aprile. «Ad entrambe le occasioni -conclude el Magher – mi presenterò con i miei portafortuna più cari: il numero sessantanove, che scelse anni fa un mio caro amico per la prima competizione a cui partecipai, e uno dei cappelli dipinti a mano da mia cugina Domenica. Finora hanno funzionato molto bene, direi, e sono sicuro che continueranno a farlo».

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