martedì, Aprile 23, 2024
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Da luglio il traffico merci al + 30% rispetto allo stesso periodo 2009. E dal 2011 sullo scalo punteranno tre nuovi vettori internazionali

Per l’aeroporto di Montichiari un altro anno a due velocità

Previsioni di crescita a due velocità per l’aeroporto di Montichiari. Il traffico merci promette – ma non è una novità – performance decisamente più dinamiche rispetto al segmento passeggeri. Ma a prescindere dai tassi di crescita dei singoli rami è la tendenza complessiva ad aprire prospettive interessanti per lo scalo della Bassa.  INCORAGGIANTI ANCHE i dati dell’esercizio in corso illustrati ieri da Fabio Bortolazzi, presidente della società di gestione di «Catullo» e «D’Annunzio» nel corso del tradizionale incontro di fine anno. Per quanto riguarda Montichiari il cargo resta il core-business: la proiezione del 2010 parla di un + 30% di merci movimentate nel periodo luglio-dicembre rispetto allo stesso periodo del 2009. Bortolazzi non ha invece parlato del traffico passeggeri dello scalo bresciano, «seguendo – ha precisato – la strategia di una linea specifica di sviluppo, sinergica e senza sovrapposizioni». Ma a svelare il varo di un piano di rilancio dedicato al trasporto di persone per il «D’Annunzio» è Vigilio Bettinsoli.  «I CARGO ALLA LUCE delle strategie del gruppo restano il punto di forza di Montichiari – afferma il presidente dello scalo della Bassa ieri assente al rendez vous di fine anno – ma nel 2011 potremmo raccogliere i frutti dei contratti in fase di perfezionamento con compagnie emergenti ma non solo». Se il settore passeggeri è ancora in attesa di decollo, il settore merci sembra volare, o quasi. A settembre il traffico cargo ha segnato rispetto lo stesso mese 2009 un +31,8%, in ottobre un +177,64%. Stime che, comunque, vanno lette con prudenza alla luce delle «forti variazioni a cui è esposto questo mercato e la caute previsioni della Iata» ha sottolineato Bortolazzi. Le compagnie cargo che hanno operato sullo scalo bresciano lo hanno valutato «eccellente nel servizio offerto», di qui dunque «tutti i presupposti – ha proseguito Bortolazzi – per strutturare un budget consistente nel 2011 che viene legittimato dall’annuncio di tre nuovi vettori che hanno stretto accordi con la nostra società per operare dalla prossima stagione». Si tratta della compagnia aerea cinese Yv Mei, la Ethiopian Airlines e la turca Mng. E ancora, è stato sottoscritto un protocollo d’intesa con l’aeroporto cinese di Nanchino per «sviluppare sinergie fra i due scali sul fronte delle merci» ha aggiunto Bortolazzi.  Non a caso, l’Icssai ha indicato gli scali di Verona e Brescia come il sesto sistema aeroportuale dopo i grandi snodi nazionali. In arrivo ci sono infine, nuove opere di potenziamento come un edificio di 3.500 metri quadri. da destinare a stoccaggio merci, una tensostruttura da 1.700 metri quadri, che si aggiunge a quella esistente (attività postale) e un edificio di 1.100 metri quadri, dedicato ai carichi speciali. Quanto al «Catullo» , pur in un contesto macroeconomico ancora fragile, si è registrato nella seconda parte di quest’anno un recupero di traffico passeggeri del + 3,48%. Oggi collega 185 destinazioni con 30 compagnie con una media di 90 voli giornalieri con picchi che raggiungono i 140 in alta stagione.

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