martedì, Aprile 16, 2024
HomeAttualitàPrimi feriti per le riparazioni dei disastri del nubifragio
Si trova ricoverato presso l’ospedale di Desenzano, in prognosi riservata, il sessantenne L. A. di Manerba caduto accidentalmente nel primo pomeriggio di oggi dal tetto

Primi feriti per le riparazioni dei disastri del nubifragio

Si trova ricoverato presso l’ospedale di Desenzano, in prognosi riservata, il sessantenne L. A. di Manerba caduto accidentalmente nel primo pomeriggio di oggi dal tetto di un abitazione nella frazione di gardoncino, a Manerba del Garda. Sul posto, oltre agli agenti della Polizia Municipale di Manerba, è intervenuta l’eliambulanza che ha provveduto a trasportare il malcapitato presso il vicino ospedale dove i sanitari dopo aver presatto le cure del caso hanno provveduto ad emettere un referto medico con prognosi riservata per trauma cranico e toracico oltre ad altre lesioni. Lo sventurato “volontario” si era prestato a dare una mano al proprietario della casa, di recente costruzione, situata in via XXV aprile, nella sistemazione del tetto seriamente danneggiato dal recente fortunale abbattutosi su gran parte dei paesi della Valtenesi. Per l’occasione era stato innalzato anche un ponteggio, posto ora sotto sequestro, in modo da poter meglio operare. Sul tetto vi era solamente il pensionato mentre il proprietario si trovava a terra. Molto probabilmente la caduta è stata causata da una accidentale scivolata che ha mandato lo sventurato terra da un altezza di circa 7/8 metri. Proprio in mattinata nel corso dell’incontro avvenuto presso il comune di Manerba del Garda fra il Presidente della Provincia Alberto Cavalli e l’Assessore Alessandro Sala, con tutti i sindaci dei paesi gardesani e dell’immediato entroterra colpiti dalla tromba d’aria, il sindaco di Moniga Massimo Pollini aveva più volte richiamato l’attenzione sulla possibilità di eventuali incidenti causati proprio dalla necessità di sistemare urgentemente i tetti andati distrutti di moltissime abitazioni. Una situazione questa di paventato pericolo dettata anche dall’impossibilità di reperire sul posto delle imprese edili, debitamente attrezzate, capaci di sistemare in fretta, visto anche il perdurare delle incertezze meteorologiche, i tetti devastati. Molti quindi i dai da te che improvvisandosi muratori od altro salgono sul tetto, magari con l’aiuto di qualche amico o parente, sul tetto della propria casa per cercare di riparalo, magari anche in maniera provvisoria in attesa di un più qualificato intervento. Anche i volontari della protezione civile si sono adoperati, e lo stanno facendo tuttora, nel cercare di alleviare i danni alla popolazione lo stesso sindaco di Moniga, Pollini, ha avuto parole di elogio per l’operato di queste persone mentre invece assai negativamente ha criticato l’operato dell’ENEL con la quale, nel periodo di massima preoccupazione, era impossibile mettersi in contatto. Nemmeno ai responsabili del coordinamento di Protezione Civile era stato fornito un numero telefonico riservato per poter mettersi in contatto. “Anche a noi toccava sentire il cicalino telefonico che dopo aver rimandato a questo o a quel numero faceva cadere la linea. Una situazione questa che non si dovrà mai più ripetere” ha commentato amaramente Massimo Pollini.

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Dello stesso argomento

- Advertisment -

Ultime notizie

Ultimi Video