martedì, Marzo 19, 2024
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Incontro a Ponti sul Mincio per superare i limiti amministrativi. Mosele: «Finalmente azione comune».
Verona, Mantova, Brescia: intesa su livelli, depurazione, natura

Province unite per il lago

Dopo anni, finalmente un passo concreto per un «lago unito». Un tavolo di lavoro tra Province di Brescia, Mantova e Verona e Comune di Peschiera deciderà come gestire in maniera integrata la risorsa idrica, riqualificare e risanare il sistema Garda Mincio, controllare livelli del lago, , salvaguardia ambientale.È il primo risultato raggiunto nella riunione tenutasi ieri a Ponti sul Mincio, in cui il presidente della Provincia di Verona Elio Mosele, di Mantova Maurizio Fontanili, di Brescia Alberto Cavalli e il sindaco di Peschiera hanno siglato una convenzione, «una dichiarazione d'intenti», che dovrebbe permettere di lavorare senza intralci amministrativi per la tutela del lago e dei fiumi che ne escono, Seriola e Mincio.Purtroppo la grande assente resta la Provincia Autonoma di Trento dove il Sarca entra nel Garda per uscire a Peschiera col nome di Mincio. «È un passo molto importante», commenta Chincarini. «In questo modo le tre province interessate si occuperanno in maniera univoca di varie questioni». E precisa: «Si lavorerà insieme nella gestione dei livelli legata alla qualità delle acque e nella depurazione, visto che il nostro impianto raccoglie le acque reflue del medio e basso lago per scaricarle poi nel Seriola e nel Mincio».L'accordo menziona pure le zone umide di importanza comunitaria: «Finalmente si collaborerà tra enti per la tutela dell'ambiente». E spiega: «L'accordo permetterà di lavorare con un'unica modalità per la pulizia dei canneti», continua il sindaco di Peschiera, facendo sapere che nel Mantovano e nel Bresciano vengono puliti con frequenza: «Anche noi potremo sfalciarli e bruciarli almeno una volta l'anno». Quindi passa al dragaggio del Mincio e dei porti: «L'Agenzia regionale per l'ambiente della Lombardia consente a questa Regione di operare in maniera più efficiente e meno costosa non consentita dall'Arpav alla . Di conseguenza sono vent'anni che da noi il dragaggio non si fa». Collegando la questione a quella dei livelli prosegue: «In estate subirebbero comunque un abbassamento, ma la sporcizia e il fango accrescono i problemi». La convenzione dovrebbe portare anche a una gestione unica della tutela della fauna e della flora del Mincio: «Che non dovremo così consegnare agli ambientalisti». E anche a un più stretto rapporto con il Parco del Mincio: «Lungo il Mincio, nella zona parco, corre la . Lavoreremo per aumentare i parcheggi».A Ponti c'erano anche i tre assessori provinciali all'ambiente, di Verona Luca Coletto, di Mantova Giorgio Rebuschi e di Brescia Enrico Mattinzoli. A loro, entro luglio, spetterà il compito di riunirsi a Peschiera per proseguire questo cammino, dopo la sigla apposta ieri. «Sono soddisfatto perché c'è una “cabina di regia” pratica che da subito affronterà i problemi del lago», commenta il presidente Mosele. «Gli assessorati all'ambiente delle tre Regioni saranno il braccio operativo su problemi concreti come la gestione dei bacini montani, la verifica delle concessioni idriche e l'individuazione di nuovi tipi di irrigazione in agricoltura. Si potranno fare azioni concrete sia sul Governo, sia sulle due Regioni e la Provincia autonoma di Trento».Una delle prime questioni è la richiesta della revisione delle concessioni idriche ai Consorzi di bonifica, datate anni Sessanta. Mosele: «È un'azione positiva, anche se in questo momento non ci sono emergenze né di siccità, né di inquinamento e quindi sanitarie».

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