venerdì, Aprile 26, 2024
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Presepi, mostra premiata ma sparisce una statuina. Un antipatico furto rovina il clima di festa della manifestazione

Riconoscimento pro loco del Garda Baldo

La seconda edizione della rassegna dei presepi si è chiusa all’insegna non solo di un grande successo di pubblico, ma anche del riconoscimento ottenuto dalla manifestazione, premiata dal consorzio delle pro loco del Garda Baldo. La cerimonia di chiusura é avvenuta direttamente nella sala che ha ospitato l’esposizione; il vicesindaco Walter Montresor e gli organizzatori hanno consegnato un premio a tutti coloro che hanno esposto le loro opere. Unico neo fra tanti entusiastici commenti, il rammarico per il furto di una statuina da una delle Natività esposte: un episodio che risale ai giorni subito successivi al Natale. «Dire che siamo addolorati è dir poco; quando l’ho saputo, non sono riuscita a trattenere le lacrime», commenta Enza Lonardi, che per il secondo anno consecutivo ha curato la rassegna, patrocinata dal Comune, insieme ai volontari dell’Università popolare di istruzione e formazione, di forte Ardietti e al gruppo presepi del Beato Andrea. «Lo scorso anno, al suo debutto, la mostra ha stupito tutti per il grande successo di pubblico e di consensi. Per questa seconda edizione sono arrivate da tutta la provincia una settantina di Natività; i volontari che hanno contribuito all’allestimento si sono anche prestati per garantire in Sala Radetzky la continua presenza di almeno quattro persone». «Per questo», sottolinea la curatrice, «posso dire che è stato fatto tutto il possibile per evitare ogni tipo di problema. Ciò nonostante, però qualcuno ha pensato bene di approfittare dell’occasione e di portare via una statuina. Un gesto talmente brutto che non può trovare giustificazione». Un sentimento condiviso stando al commento, inviato direttamente alla redazione dell’ Arena, da parte di qualcuno che, semplice visitatore o persona vicina agli espositori, ha voluto esprimere il proprio duplice stato d’animo: da un lato il plauso all’iniziativa e dall’altro la condanna un gesto: «apparentemente banale ma dietro il quale si nasconde una moralità degenere». «Peccato che questo episodio abbia regalato dell’amarezza in un contesto altrimenti più che positivo: i visitatori della rassegna», conclude Enza Lonardi decisamente dispiaciuta per l’antipatico episodio, «hanno superato quelli della prima edizione e le offerte raccolte, dato che l’ingresso era libero, saranno donate al Centro aiuto vita della parrocchia di San Martino».

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