martedì, Aprile 16, 2024
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E' iniziata la prima fase dei lavori di consolidamento e restauro

Salva in extremis la chiesetta dell’Addolorata

ARCO. E’ grazie al comitato spontaneo formato da cittadini ed ai contributi di sponsor (tra cui le Cartiere del Garda) ed enti pubblici (Comune di Arco e Provincia) se la chiesetta dell’Addolorata (conosciuta anche come Cappella dei Sette Dolori o della Madonnina) di Massone sarà salvata in extremis dal crollo. Nei giorni scorsi attorno all’edificio ottogonale è stata innalzata l’impalcatura che servirà agli operai dell’impresa incaricata di consolidare le strutture murarie, la cui stabilità è stata pesantemente compromessa da anni di totale abbandono. Quella del consolidamento e della messa in sicurezza (soprattutto del campanile che mostra i segni più evidenti di cedimento) è la prima fase dell’intervento previsto dal progetto elaborato dall’architetto Giorgio Losi; con la seconda, che sarà attuata nel corso del prossimo anno, la chiesetta sarà restaurata e restituita all’antica bellezza. La chiesetta dell’Addolorata fu fatta edificare nel 1744 dalla famiglia Negri come chiesa pubblica. Nel tempo divenne privata ed infine, recentemente, è stata acquistata dalla parrocchia di Massone. Il comitato spontaneo si è quindi impegnato nella raccolta dei fondi necessari al restauro, un’opera che costerà complessivamente circa 200 mila euro.

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