martedì, Aprile 23, 2024
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Il commissario regionale Massimo Buscemi ha illustrato ieri mattina ai sindaci i criteri di ripartizione degli 85 milioni di euro. I contributi per i danni alla prima casa potranno coprire l’80 per cento

Sarà più alto il tetto dei rimborsi

Mancano ancora 80 milioni (85 sono disponibili), ma alla fase «emergenza» può ora subentrare la fase «ricostruzione». A quasi quattro mesi dal terremoto che ha colpito il Garda e la Valsabbia sono state definite le modalità di erogazione dei contributi pubblici per chi ha subito danni. A illustrarle ieri mattina ai sindaci della zona presso la sede territoriale della Regione il commissario Massimo Buscemi e il soggetto attuatore Silvio Lauro. L’ordinanza regionale, riveduta e corretta, è ufficialmente operativa; Massimo Buscemi la firmerà domani e venerdì prossimo sarà pubblicata. Sono state accolte alcune delle richieste dei comitati: la soglia massima di danno rimborsabile per le prime case passa dal 60 all’80 per cento, con un tetto massimo di 130 mila euro; per le attività produttive dal 40 al 60%; anche per gli edifici ecclesiastici si alza il tetto (dal 60 al 70%), ed è prevista la destinazione di una quota delle risorse alle seconda case a disposizione: «Questo – ha ribadito il commissario – in considerazione della dimensione turistica della zona». C’è inoltre in atto al Ministero la richiesta per l’esenzione totale dell’Iva. In tutti gli edifici gli interventi di ripristino dovranno essere effettuati prevedendo un miglioramento pari almeno al 50% dell’adeguamento alla normativa sismica vigente. Entro 30 giorni dalla pubblicazione dell’ordinanza i soggetti interessati al rimborso dovranno presentare la domanda: per gli edifici privati il progetto esecutivo dovrà essere presentato in Comune entro 120 giorni dalla pubblicazione; stesso termine (180 giorni per le opere non prioritarie) per la presentazione del progetto per edifici pubblici, opere infrastrutturali ed edifici di interesse storico e monumentale. I lavori dovranno concludersi in 24 mesi (36 per gli edifici «vincolati») dall’approvazione del progetto; al contrario cadrà ogni diritto a beneficiare del contributo, e l’eventuale anticipo concesso dovrà essere restituito. E’ prevista una proroga, se giustificata, fino a sei mesi. Come si vede dalla tabella a fianco, ci sono diverse priorità d’intervento: gli edifici che rientrano nella fascia di «Priorità 1» sono quelli su cui si interverrà in prima istanza, poi gli altri. Per quanto concerne le modalità dei contributi, il 40% verrà dato in acconto ad inizio lavori, il 30% quando lo stato di avanzamento lavori sarà pari al 70% delle opere, il saldo a fine lavori. Capitolo controlli. Silvio Lauro intanto ha tenuto a precisare che ovviamente «i numeri di cui disponiamo si basano sulle richieste che fino ad ora ci sono arrivati. In qualche settimana avremo dati più precisi». Le stime adesso si attestano intorno ai 160-165 milioni di danni (70 solo per le prime case, a fronte degli 85 al momento disponibili), e per questo le risorse non vanno assolutamente sprecate. I controlli tecnici saranno effettuati dalla gestione commissariale con tecnici del gruppo operativo e della sede territoriale di Brescia; saranno di natura sistematica per edifici strategici e rilevanti, edifici di interesse storico-monumentale e edifici privati con interventi per più di 500 mila euro. Per gli altri edifici privati i controlli saranno «a campione»: almeno il 20% per edifici con danno superiore a 100 mila euro e inferiore a 500 mila, non meno del 10 per cento per interventi per meno di 100 mila euro. Non mancheranno controlli amministrativo-contabili, per verificare se sussistono i requisiti che danno diritto ad accedere ai contributi. Per chiudere si torna all’inizio: «Per adesso – dice ancora Buscemi – è stato fatto tutto il possibile. Mancano 80 milioni ma sono convinto che entro la fine del 2007 tutti i fondi saranno a disposizione. Ci stiamo muovendo a livello regionale, statale e anche europeo. Parlo adesso con indosso la giacca della Regione: chi dovrà stendere il bilancio 2006 del Pirellone dovrà assumersi il dovere morale di assicurare alla gente del Garda e della Valsabbia tutte le risorse necessarie alla ricostruzione, anche qualora lo Stato non dovesse o potesse intervenire». Buscemi ha poi avuto una risposta per ognuno dei singoli casi portati ad esempio dai sindaci, e ha detto che probabilmente i soldi raccolti in queste settimane con sottoscrizioni, ad esempio, di comuni o parrocchie, non saranno conteggiati ai fini del rimborso. La sede territoriale della Regione resta il luogo principale presso cui rivolgersi per qualsiasi emergenza.

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