giovedì, Marzo 28, 2024
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Signori: «Troppa gente, il problema è ridurre l’affollamento». L’assessore lancia un’idea: per frenare l’orda si potrebbe imporre un ticket d’ingresso

Sirmione, turisti a pedaggio

Isole, spiagge, città d'arte, chiese: l'Italia del ticket s'allarga. Non passa giorno che da un comune isolano o da una spiaggia di particolare valore naturalistico arrivi la notizia dell'introduzione di un pedaggio per frenare l'orda dei vacanzieri, soprattutto quelli «mordi e fuggi» o le comitive che giungono a bordo di pullman. Provvedimenti che, secondo il ragionamento delle amministrazioni, tendono a porre dei limiti per preservare il proprio territorio. Per altri, invece, un modo subdolo per prosciugare ancor di più le tasche dei «pendolari» della domenica o degli studenti in gita scolastica e rimpinguare così le casse comunali. E anche sul Garda si apre un caso destinato a suscitare polemiche e dibattiti. Lo solleva l'assessore sirmionese Giordano Signori: «Premetto che si tratta, per ora, di una mia considerazione personale che, tuttavia, verrà portata in discussione quanto prima. La mia idea è quella di introdurre un ticket di 100 euro sull'accesso di ciascun pullman, anche se resta il problema dell'arrivo di migliaia di vacanzieri attraverso i battelli della . «Per noi il dramma principale – prosegue – è l'enorme e preoccupante ressa di persone che, talvolta, si registra nel centro storico di Sirmione. Fra l'altro a guadagnarci da tutta questa marea di persone non sono certo gli alberghi o la gran parte di negozi, ma solo due o tre esercizi pubblici». Ma allora, come giudica l'esperimento del bus-navetta che dal piazzale Mirabello porta i turisti in centro storico, con la possibilità di posteggiare le auto nel parcheggio vicino? «E' una scelta sbagliata, noi dobbiamo limitare gli accessi, cioè non far arrivare troppa gente dal Castello in avanti, non incoraggiarli. Mi spiego. Se ai pendolari del fine settimana gli proponiamo la possibilità di lasciare l'auto alle Colombare e poi di recarsi in centro comodamente in bus a prezzi stracciati, non avrò risolto il problema alla radice: avremo sempre tanta, troppa gente in centro». In effetti, durante i ponti del 25 aprile, della Pasqua e del 1 maggio, per effetto dell'esperimento «bus navetta o motoscafo», la frazione di Colombare è stata letteralmente invasa di veicoli di ogni tipo perchè, una volta esaurito il parcheggio del Mirabello, i vacanzieri si sono visti obbligati a lasciare l'auto nelle strade laterali. Un mezzo disastro. «Davanti al problema delle limitazioni, comunque, è stato già avviato un confronto nell'amministrazione, sto solo esprimendo – osserva Signori – un mio parere, anche perchè di mezzo c'è ancora il Piano urbano del traffico che, sicuramente, dovrà tenere conto di questa emergenza». Sul periodico dell'Associazione Commercianti, di prossima distribuzione, il sindaco Maurizio Ferrari, in un suo articolo di fondo, rileva che «il vero problema da affrontare per la penisola è quello della sostenibilità della crescita turistica…». Intanto, lo scorso anno sono arrivati a Sirmione ben 14.500 pullman e 8.900 camper: un numero impressionante che è inferiore solo alle grandi città d'arte. Se si applicasse un ticket di 100 euro per i soli pullman, l'amministrazione incasserebbe una cifra di 1 milione e 450 mila euro, pari a poco meno di 3 miliardi di vecchie lire. Ma se il pedaggio venisse applicato, come un po' ovunque anche agli altri veicoli, allora l'importo sarebbe ingente, diciamo attorno ai 4-5 milioni di euro. Soldi che potrebbero venire reinvestiti nella manutenzione dell'ambiente e delle strutture ricettive (spiagge, parchi, eccetera).

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