giovedì, Marzo 28, 2024
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La commissione edilizia approva l’intervento di «pulizia» in piazza d’Armi. Si effettuerà uno scavo per verificare quali resti ci siano alla base

Spariranno muretto e inferriata

Le foto dell'epoca asburgica ritraggono una piazza d'Armi in cui la caserma XXX Maggio, l'allora ospedale, si apriva direttamente, senza alcuna recinzione, alla strada antistante, di confine tra l'edificio e la chiesa di San Martino. E così potrebbe ritornare ad essere: la commissione edilizia di Peschiera ha infatti approvato la demolizione del muretto e dell'inferriata che erano stati apposti dopo che la caserma era diventata una delle carceri militari nazionali. L'intervento avrà l'approvazione anche della competente Soprintendenza ai beni architettonici e ambientali e resta solo il consenso da parte dello Stato che potrebbe, però, non essere indispensabile. «In effetti, secondo i nostri tecnici, la proprietà dello Stato finisce con l'edificio», precisa il sindaco . «La recinzione, quindi, è stata costruita su terreno comunale; se le cose stanno effettivamente così, la decisione del Comune e della Soprintendenza saranno sufficienti per procedere all'intervento di eliminazione di muretto e inferriata». Aria nuova, dunque, per piazza d'Armi, il cuore del centro storico arilicense da decenni utilizzata come parcheggio a pagamento nella stagione estiva e nei fine settimana di tutto l'anno. Un cuore nevralgico anche perché i posti macchina sono visti dai commercianti del centro come un elemento portante a sostegno delle loro attività. Per questo l'amministrazione ha deciso di effettuare uno scavo, coordinato dalla Soprintendenza, per verificare cosa si trova sotto la piazza in previsione della realizzazione di un parcheggio multipiano destinato a risolvere due problemi: mantenere la possibilità di parcheggio per le automobili e, nello stesso tempo, consentire un intervento di recupero globale della piazza. Gli scavi, iniziati alcune settimane fa, hanno confermato quanto storicamente documentato e portato alla luce i resti sia dell'abitato di epoca romana che di manufatti dei periodi medievali e successivi. I lavori sono stati fermati per il periodo natalizio ma riprenderanno subito dopo la fine delle festività. «La Soprintendenza ha intenzione di fare un altro scavo più vicino alla chiesa di San Martino», conferma il sindaco Chincarini, «per verificare sin dove arriva e lo stato di conservazione del muro della darsena che una volta separava la zona militare della Rocca dal centro abitato civile del paese».

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