mercoledì, Aprile 24, 2024
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Il Comune ha commissionato uno studio per scoprire risorse geotermali.
I geologi sono possibilisti sull’esistenza di una sorgente «Ma il nodo dell’operazione è valutare costi e benefici»

Terme a Desenzano? Una scommessa seria

Terme anche a Desenzano? «È possibile che una risorsa termale possa esistere, ma occorrerà valutare se le ricerche siano economicamente vantaggiose rispetto alla natura del bene trovato». Edmondo Forlani, 74 anni, romagnolo di Forlì, uno dei massimi esperti italiani ed europei in campo geologico e della geotecnica, è prudente in questa fase in cui dovrebbe ricevere l’incarico ufficiale («finora non ho ricevuto nulla» dichiara) dal Comune di Desenzano per una ricerca nel sottosuolo per scoprire se e quale tipo di risorsa di acqua termominerale possa esistere.Il mese scorso, senza far trapelare la minima indiscrezione, il sindaco Cino Anelli, i due assessori Diego Beda e Paolo Abate e il dirigente dell’area tecnica Mario Spagnoli si sono recati a far visita al geologo nel suo studio di Morciana, alle porte di Forlì, per riprendere un vecchio discorso sull’acqua termale nel sottosuolo della città, cominciato nel 1982 con il sindaco di allora, l’avvocato Giacomo Fondrieschi.Lo studio iniziale non fu mai però completato. Ora dopo un quarto di secolo, gli amministratori di Desenzano tornano alla carica con la speranza di trovare, senza abbandonarsi a facili entusiasmi, un «eldorado» per rilanciare il settore turistico e rimpinguare magari anche le casse comunali.«Le possibilità – dice il geologo Forlani – che si trovi una risorsa del genere anche nella sponda occidentale del lago di Garda, sono molte».Forlani si riferisce ovviamente alla fonte Boiola che già esiste al largo della penisola di Sirmione, dunque dall’altra parte del golfo di Desenzano, che ha fatto la fortuna della cittadina catulliana.Ora, però il rebus è un altro. Quello di valutare in soldoni il costo della ricerca geologica e delle eventuali analisi dell’acqua termale trovata, per accertare se sia economicamente conveniente procedere.Nei giorni scorsi, gli uffici dell’assessore Paolo Abate hanno trasmesso a Forlani una richiesta di relazione di massima sulle fasi nelle quali dovrebbe svilupparsi la ricerca, corredata da una stima dell’impegno economico necessario. «Le nuove tecnologie disponibili rispetto al 1982 – osserva Abate – permetterebbero di abbattere i costi ed evitare la trivellazione del suolo».L’assessore al turismo Diego Beda, da parte sua, si dichiara «soddisfatto nel proficuo incontro avuto con il geologo» e aspetta la sua relazione «che sarà oggetto delle dovute riflessioni». Se son terme, fioriranno.

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