giovedì, Marzo 28, 2024
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Un intero fine settimana di incontri e iniziative tra Cavaion e Castion per fare il punto sul contestato progetto di superstrada

Un ultimatum ai politici«Subito il no all’Affi-Pai»

di Una due giorni di incontri con dibattiti, mostre e camminate sul tracciato che potrebbe divenire la superstrada Affi-Pai. È l'ultima iniziativa messa in campo, nello scorso fine settimana, in sala Torcolo a Cavaion dall'associazione «Amici dell'Eremo S. Giorgio» e quindi a Castion in Villa Pellegrini-Cipolla dal «Comitato No Affi-Pai». A fare da supporto anche le associazioni Melograno di Cavaion, Ctg, Baldofestival, Amici del territorio , Amici della Bicicletta, Legambiente, Wwf, Italia Nostra e con il patrocinio dei comuni di Affi, Brentino, Brenzone, Castelnuovo, Costermano e Garda.Il convegno a Cavaion, dal titolo «Strade e possibili scenari del nostro territorio», aveva richiamato un pubblico numeroso; il giorno dopo circa 250 persone infatti, hanno partecipato alla giornata di protesta contro il «progetto di finanza» aperto dalla Regione per la realizzazione della contestata Affi-Pai. A Castion, così, la splendida villa settecentesca, si è trasformata in teatro per l'ultimo atto della contestazione popolare. Alle 14,30 è partita la camminata sul tracciato della nuova superstrada, guidata da Maurizio Delibori che ha illustrato le bellezze del territorio. Alle 17 ritorno in villa, dove era allestita anche una mostra con foto e vignette. Subito dopo si è aperto il dibattito con i politici che hanno partecipato all'incontro con i cittadini. Molte le assenze di sindaci della zona, che non hanno voluto mancare all'ultimo saluto a Verona a Carlo Delaini.Ha aperto l'assemblea Cristina Zanini, presidente del Comitato che ha già raccolto migliaia di firme contro la nuova strada. «A che punto siamo? Come è possibile che l'iter proceda con tutte le mozioni e petizioni depositate? C'è qualcosa che non quadra», ha sottolineato. Luca Sebastiano, assessore provinciale alla , ha quindi riferito sugli incontri svoltisi in Provincia con i sindaci del territorio. «Tutti hanno confermato la contrarietà alla realizzazione della Affi-Pai per l'inutilità della strada e hanno portato proposte interessanti di riqualificazione della viabilità esistente. Ora dobbiamo tradurrle in progetto organico da presentare alla Regione entro il 31 marzo». «Indipendentemente da come andrà a finire a Venezia», ha poi sottolineato Sebastiano, «ciò rimarrà un lavoro importante anche per il piano territoriale di coordinamento provinciale».Poi l'assessore ha rivelato qualche indiscrezione sulle proposte emerse negli incontri in Provincia: «La Regione non ha i soldi per finanziare la riqualificazione viaria della zona, quindi noi per prima cosa presenteremo un progetto alternativo alla Affi-Pai, ma se non ci saranno i finanziamenti per gli interventi, o il progetto finirà in un cassetto o saremo costretti ad accettare il sacrificio di mettere a pagamento la Affi-Cavalcaselle». Posizione contestata dal pubblico, che ha portato all'attenzione di Sebastiano le molteplici cause del collasso della Gardesana: soprattutto la cementificazione del territorio e la presenza dei grandi . Qualcuno così ha aggiunto: «Il lago deve chiudere per tutto esaurito».Vittorino Cenci, consigliere regionale della Lega Nord, ha ripercorso le tappe della Regione e ha concluso: «La mozione bipartisan contro la Affi-Pai è sempre pronta a essere presentata per la discussione. Per farlo ci mettiamo un giorno, prima però vogliamo attendere l'esito delle proposte che si stanno analizzando in Provincia con i sindaci, poiche è la prima volta che si affronta tutti assieme un tema così importante per la zona». Presenti anche il coordinatore provinciale del partito democratico, Giandomenico Allegri e Alberto Tivelli dell'Italia dei Valori, che hanno confermato «l'adesione politica alla battaglia del territorio contro lo scempio ambientale che determinerebbe la nuova strada».Poi gli ambientalisti e i cittadini presenti hanno alzato le barricate. Zanini ha fatto sintesi: «Vogliamo che venga presentata subito la mozione in Regione, per togliere definitivamente la Affi-Pai dalle prospettive; non accettiamo che l'iter proceda in finanza di progetto e quindi chiediamo alla Regione e alla Provincia che vengano stanziati finanziamenti pubblici per gli interventi di riqualificazione alla viabilità. Mantenere in piedi un “project-financing” significa per forza di cose subire pedaggi a pagamento per ripagare l'investimento privato, trasformando la Castelnuovo-Affi costruita con denari dello Stato». Ipotesi che ha fatto sobbalzare i cittadini: «Così ci troveremo a sborsare due volte per una strada che abbiamo già pagato con i nostri soldi quando è stata realizzata».

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