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41 anni per il Carnevale del Marciapiè di Lazise

Fervono alacremente i preparativi per allestire la due giorni del Carnevale del Marciapiè che quest’anno raggiunge il suo 41° compleanno.  Nacque infatti quasi per scherzo per iniziativa di alcuni “originari” nel novembre 1979, in Via Arco, già allora chiamata “Marciapiè”. Fu una nobile contessa che abitava in zona a farsi edificare un “marciapiè” per non infangarsi transitando dalla zona lungolago alla sua nobile dimora, allora ubicata proprio a ridosso di via Arco. E da questa storica leggenda continua la storia del Marciapiè.

Proprio alla memoria di questi “originari” è dedicato questo carnevale lacisiense che da anni gravita nell’orbita del Coordinamento Carnevali della Provincia: El Cesarin, primo Capo Valar, Nano Sucarin, Nini Stradin, Berto Rossetti, Aldo e Lino Sifa, l’Amedea, El Ponta e per finire El Carlassa, sono stati gli artefici di tutto questo che ancora oggi si tramanda con lo spirito dell’amicizia e della condivisione allegra..

Primo appuntamento con El Marciapiè mercoledì 25 febbraio alle 11,00 con l’apertura dei chioschi gastronomici in zona lungolago per proseguire con l’apertura delle urne per l’elezione del nuovo Capo Valar, de Quel da Re e del Cagnol. Per i bambini un parco divertimenti con i gonfiabili. Mercoledì 26 febbraio, prima di Quaresima, obbligo di cibi di magro, con distribuzione di pesce fritto e minestrone. Di prima mattina arriva papà del Gnoco con i Macaroni che assieme al Capo Valar e Re del Goto andranno a visitare gli anziani ospiti della casa di riposo. Nel primo pomeriggio verranno chiuse le urne e sarà avviato lo spoglio con la proclamazione del nuovo Capo Valar e della sua corte con sfilata per le vie del paese accompagnati dai Tamburini di Villafranca e dai gruppi mascherati veronesi. Per la conclusione della festa di carnevale ci sarà il ritorno in via Arco, ovvero al Marciapiè con il discorso benaugurante del sindaco di Lazise con le autorità locali e del carnevale veronese.

“Sono passati più di quaranta anni da quando gli originari hanno dato l’avvio al nostro carnevale – spiega il Capo Valar uscente Gegia Olivetti – e di strada ne abbiamo fatta davvero tanta. Anche perché in questi anni non abbiamo pensato mai e solamente a noi ed a chi è venuto a divertirsi, ma anche a chi ha bisogno. Ne è prova la nostra continua solidale attenzione alla San Martino in Calle, l’associazione dei volontari che tanto bene compie a Lazise.La burocrazia e la mancanza di un ricambio generazionale fra gli appassionati del carnevale – continua Olivetti – finisce per pesare sempre di più sui pochi volontari rimasti. Siamo quindi stati costretti ad affidare la gestione del cibo a strutture autorizzate e quindi ci vediamo costretti a richiedere ai nostri estimatori un piccolo contributo per il sostegno delle nostre attività. Ciò ci darà fiato per continuare anche negli anni a venire e continuare anche se in tono minore a sostenere chi opera nel mondo del volontariato per il bene di tutta la nostra comunità.”

 

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