mercoledì, Settembre 17, 2025
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Al traguardo l’innovativa legge che aiuta i paesi con meno di 5 mila abitanti (nel Bresciano sono 145). Sconti Ici e incentivi a chi vi trasferirà residenza o impresa

Piccoli comuni, è l’ora del riscatto

Buone notizie per i piccoli comuni: il 21 gennaio scorso la Camera dei deputati ha approvato il disegno di legge per il sostegno e la valorizzazione dei paesi con popolazione pari o inferiore a 5 mila abitanti. Ora il disegno di legge passerà al giudizio del Senato ma – visto il consenso trasversale delle forze politiche firmatarie della proposta (capeggiata dall’onorevole Ermete Realacci della Margherita) – sembra non ci siano dubbi sulla sua definitiva approvazione. Di che cosa si tratta? La legge si prefigge lo scopo di valorizzarne il patrimonio naturale, rurale e storico-culturale e sostenere e promuovere le attività economiche, sociali, ambientali e culturali esercitate nei piccoli Comuni, che occupano in Italia i tre quarti di tutto il territorio nazionale (6 mila su un totale di 8 mila) e sono anche l’asse portante dell’organizzazione territoriale bresciana. Nella nostra provincia, infatti, i comuni con meno di 5 mila abitanti sono ben 145 su 206. E’ bene precisare che non tutti i piccoli comuni beneficeranno di questa legge. Così come scritto nel disegno di legge, essa si rivolgerà a quei comuni: – collocati in aree territorialmente dissestate; – che si trovano in situazioni di marginalità culturale, economica e sociale (in particolare nei comuni dove, negli ultimi dieci anni, si sia registrato un significativo calo della popolazione residente); – siti in zone prevalentemente montane, caratterizzate da difficoltà di comunicazione e di perifericità rispetto a grandi centri abitati. Non rientrano però nelle agevolazioni finanziarie quei comuni, che seppure piccoli, registrano una «elevata densità di attività economiche o produttive, o risultano vicini a grandi città». E’ abbastanza facile dedurre, soffermandoci sulla nostra provincia, quali siano le comunità che potranno godere di tali benefici legislativi: quasi tutti i comuni delle valli bresciane e alcuni della Bassa, ai confini della provincia, caratterizati da un’economia prevalentemente agricola. Entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge un’apposita commissione ministeriale presenterà un elenco di tutti i comuni idonei a ricevere i benefici. In concreto, quali saranno le principali agevolazioni e contributi? In materia fiscale verrà istituito un apposito fondo che premierà quelle amministrazioni che diminuiranno l’Ici ai propri cittadini, o che applicheranno agevolazioni sull’imposta di registro per l’acquisto della prima casa (art. 13; comma a e b). Verranno innanzitutto garantite l’efficienza e la qualità dei servizi essenziali: dall’istruzione alla sanità, dai servizi socio-assistenziali a quelli postali (uffici potranno essere aperti in tutti i comuni). E’ prevista, inoltre, la valorizzazione e la commercializzazione dei prodotti agro-alimentari tradizionali dei piccoli comuni, che potranno tutelare l’originalità e la qualità delle loro produzioni. Ciascuna regione, provincia o comune, potrà disporre incentivi finanziari a coloro che trasferiscono la propria residenza (o la propria attività economica) da un comune superiore ai 5 mila abitanti a un piccolo comune, impegnandosi però a non modificarla per almeno dieci anni.

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