martedì, Luglio 1, 2025
HomeAttualitàUn parco contro mattone selvaggio
Comincia a prendere forma l’idea di un’area protetta sovracomunale sulle colline moreniche. Affollato incontro a Desenzano Assente la Provincia di Verona

Un parco contro mattone selvaggio

È davvero arrivato il momento di scegliere quale strada percorrere per il futuro del territorio del Garda e del suo entroterra: lo conferma l’incontro in una gremitissima sala Pèler di Palazzo Todeschini di Desenzano, tra gli amministratori locali e i rappresentanti e sostenitori del parco delle colline moreniche del Garda. «Penso e spero che gli intervenuti abbiano compreso il nostro progetto e la sua finalità», spiega Emilio Crosato, presidente del comitato, «che è, innanzitutto, quella di fornire ogni possibile supporto all’azione dei Comuni, i soli a poter realizzare concretamente questo parco sovracomunale che abbia regole precise a tutela del territorio e delle sue peculiarità». «Non si chiede un vincolo totale, bensì una forma di controllo e salvaguardia che finirebbe per rappresentare una sorta di «certificazione di qualità» di una zona dalla straordinaria bellezza; una qualità che, ne siamo certi, si tradurrebbe poi in una risorsa economica autentica e duratura, al contrario dello sfrenato sviluppo immobiliare delle seconde, terze case che», sottolinea Crosato, «dopo l’iniziale introito ai Comuni per le opere di urbanizzazione, finiscono col rappresentare solo un costo, per i servizi di cui necessitano, e un danno ingente all’economia a vocazione turistica e agricola dell’area del Garda e del suo entroterra». All’incontro hanno preso parte i rappresentanti di 35 dei 41 Comuni invitati, funzionari delle Province di Brescia e Mantova (assente Verona) e delle Regioni Veneto e Lombardia. Il coinvolgimento delle istituzioni e l’iter da seguire per la costituzione di questo parco sovracomunale sono stati individuati: ogni Comune identifica nel proprio territorio le aree più pregiate, classificandole nel Prg come aree destinate a parco locale di interesse sovracomunale; le Province riconoscono poi, con una propria delibera, questa destinazione, erogando i fondi eventualmente messi a disposizione dalle Regioni ( in Lombardia ne sono già stati stanziati) per la sistemazione e gestione del progetto. A quel punto, su quelle aree, e solo su quelle, scatta il vincolo di inedificabilità. Il problema è pratico e, come si diceva all’inizio, richiederà una precisa scelta da parte di ognuno: chi possiede un terreno, o un sito di pregio particolare, che oggi vale 10 e domani potrebbe valere 100 perché urbanizzato, dovrà scegliere su quale tipo di sviluppo investire; e con i singoli cittadini saranno gli amministratori a doversi impegnare, appunto se lo vorranno, a tracciare limiti precisi alla selvaggia urbanizzazione cui si è assistito in questi ultimi tempi. Nel frattempo, il comitato per il parco delle colline moreniche del Garda, «che resta uno spettatore vigile e attento sul territorio» continua il suo cammino: a marzo incontrerà i rappresentanti delle realtà produttive; in aprile vi sarà un importante convegno sul progetto e sul suo significato e a maggio un nuovo appuntamento con gli amministratori, per valutare quali e quante sensibilità si saranno attivate.

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

In Evidenza

Dello stesso argomento

Ultime notizie

Ultimi Video